La pratica artistica incorporata e il futuro di Biella (Pt 2)
Modulo in partnership con Fondazione Zegna
Outline e obiettivi generali
La residenza è l'opportunità per una settimana di conversazione in cui gli artisti in residenza possono lavorare con un gruppo di giovani di Biella, conoscere le loro speranze e il futuro del territorio. Quale Biella e dintorni vorremmo vedere per noi stessi e per le generazioni future? Quali passi possiamo fare per arrivarci? Cosa esiste già e cosa dovremmo inventare o creare?
La seconda parte della residenza si baserà sui risultati della prima parte della residenza che si è svolta a dicembre 2021. Continueremo a immaginarci come un'organizzazione turistica del 2060, chiamata Circolo dell'Interdipendenza. Questa volta ci immergeremo nell'Oasi Zegna per diversi giorni per immaginare il futuro da molteplici prospettive umane e non umane. Esploreremo concetti come connessione, empatia, cura, relazione, legame, condivisione e comunità. Questa residenza sarà un'opportunità per lavorare, a partire dall'esperienza di dicembre 2021, e costruire un outcome che incarna e rappresenta la conversazione collettiva, l'apprendimento e i desideri del gruppo.
Un gruppo di giovani biellesi apprenderà dai mentori e dagli artisti in residenza e approfondirà la pratica (socialmente impegnata/incorporata) - cosa significa essere un artista/curatore che lavora nel campo sociale, potenziali opportunità di carriera, approcci interdisciplinari e collettivi alle questioni contemporanee. Faremo tutto questo facendo riferimento anche agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia globale per arrivare a dei futuri migliori e più sostenibili.
Gli artisti ospiti avranno l'opportunità di conoscere Biella - e in particolare l'Oasi Zegna - attraverso i "giovani esperti", lavorare in modo collaborativo e condividere la loro pratica con i colleghi.
Insieme co-creeremo un risultato (performance, registrazione video, pubblicazione) che racconta il processo di apprendimento - un contenitore di proposte per progetti futuri focalizzati su nuovi modi di migliorare e attivare il territorio.
Parole chiave: Futuri speculativi, Futuro del lavoro (artistico), Condizione postindustriale, Economie rurali e alternative, Ecologia, Ospitalità, Interdipendenza, Sviluppo sostenibile e turismo lento, Trasporti e mobilità, Educazione alternativa, Placemaking, Co-produzione, Ricerca artistica d'azione, Mappatura creativa, Immaginazione collettiva, auto-pubblicazione/divulgazione.
#biellesevero 2060
Quale Biella e dintorni vorremmo vedere per noi stessi e per le generazioni future? Quali passi possiamo fare per arrivarci? Cosa esiste già e cosa dovremmo inventare o creare?
Ponendoci come organizzazione turistica del 2060, per una settimana a dicembre 2021 abbiamo immaginato collettivamente il futuro del territorio attraverso la lente dell'ospitalità. Nelle nostre esplorazioni e conversazioni, hanno preso forma i seguenti concetti per un futuro desiderabile: connessione, empatia, cura, relazione, legame, condivisione e comunità.
In questa pubblicazione istantanea racccontiamo due aspetti che crediamo possano guidare il futuro del territorio. Il primo è una trasformazione del linguaggio: in futuro i turisti saranno accolti come coabitanti e come tali si immergeranno in processi di co-ricerca e cura.
Il secondo è l'apertura a punti di vista non umani: immaginiamo che in futuro le decisioni riguardanti il territorio vengano prese includendo i bisogni e i desideri di una varietà di protagonisti che in questo momento rimangono sullo sfondo, come animali e piante; ed elementi naturali come l'acqua e l'aria. Infatti, abbiamo immaginato che come "organizzazione turistica" del 2060 sarà cambiato anche il nostro nome e la nostra composizione. Potremmo chiamarci il Circolo dell'Interdipendenza: oltre agli abitanti locali, comprenderà anche tutta una serie di attori le cui voci sono meno presenti al momento.
Questa residenza sarà un'opportunità per continuare e sviluppare questi concetti e temi, lavorando verso un risultato che incarna e rappresenta la conversazione collettiva, l'apprendimento e i desideri del gruppo.
Lunedì 23 Maggio / Giorno 1 – Oasi Zegna
Mattina
8.30: arrivo a Cittadellarte e welcome coffee
9.00-10.30: Introduzione e passaggio di consegne dalla residenza pt.1 alla residenza pt.2.
Sessione di mappatura e scambio dei temi: turismo, ospitalità, cura, interdipendenza.
Introduzione della mappatura Biella Città Arcipelago con Elisa Gilardino.
11.00: Partenza per l’Oasi Zegna.
12:00: arrivo all'Oasi, ritrovo a Bocchetta Margosio, condivisione attività e gioco di presentazione
Pranzo al sacco e introduzione all'Oasi Zegna con Anna Zegna e Raffaella Pivani.
Pomeriggio
14.30: Passeggiata guidata con Fabrizio Calatti, guida escursionistica Over Alp. Focus sulle relazioni tra i vari abitanti umani, vegetali e animali, il sistema di interdipendenza e di connessione reciproca tra umano e non umano.
Trasferimento al rifugio la Piana del Ponte.
Cena e pernottamento alla Piana del Ponte, con sessione di storytelling serale in cui il gruppo si immedesima in una varietà di attori e attrici che vivono il territorio dell’Oasi Zegna.
* è necessario portare con sé sacco a pelo, scarpe da montagna, mantella per la pioggia e tutto l’occorrente per la trasferta di due giorni.
Martedì 24 Maggio / Giorno 2 – Oasi Zegna
Mattina
9.30: Attività di esplorazione dell’Oasi attraverso una lettura botanica-culturale del territorio e condivisione di pratiche con gli artisti ospiti.
12.30: Pranzo al sacco.
Pomeriggio
14.30: Visita della mostra temporanea “L’altra forma delle cose” di Emilio Vavarella, ospitata a Casa Zegna.
15.30-17: Incontro e attività con Ruggero Poi sul progetto Outer EduCampus in Oasi Zegna a Cascina Caruccia.
18.00: Rientro a Cittadellarte.
Mercoledì 25 Maggio / Giorno 3 – Cittadellarte
Mattina
9.30: sessione di panificazione e condivisione P(i)anificare futuri utopici, con Forno Vagabondo
11.30: visita della Cervo Project Room con Annalisa Zegna e aaron inker
12.30: Pranzo al Bistrot di Cittadellarte
Pomeriggio
14:00: Visita guidata di Cittadellarte
16:00-18:00: sessione di panificazione e condivisione P(i)anificare futuri utopici, con Forno Vagabondo
18.00: chiusura attività.
Giovedì 26 Maggio / Giorno 4 – Cittadellarte
Mattina
9.30: ritrovo a Cittadellarte. Sessione di lavoro e condivisione (hands-on activities) con i visiting artists
11.30: Incontro con Christian Clarizio, responsabile incubatore Sellalab, per un approfondimento sulla narrazione digitale del territorio Biellese.
13.00: Pranzo al Bistrot di Cittadellarte
Pomeriggio
Sessione di lavoro (hands-on activities) con i visiting artists e condivisione degli spunti raccolti.
18.00: chiusura attività.
Venerdì 27 Maggio / Giorno 5 – Oasi Zegna
Mattina
9.30: ritrovo a Cittadellarte. Raccolta e lavoro sui materiali all'Oasi Zegna
13.00: Pranzo all'Oro di Berta (da confermare)
Pomeriggio
Raccolta e lavoro sui materiali dell'Oasi Zegna e ritorno a Cittadellarte.
18.00: chiusura attività.
Sabato 28 Maggio / Giorno 6 – Cittadellarte
Mattina
9.30: ritrovo a Cittadellarte.
Lavoro sui materiali raccolti e realizzazione dell'outcome. Allestimento e prove
12.30: Pranzo al Bistrot di Cittadellarte
Pomeriggio
Lavoro sui materiali raccolti e realizzazione dell'outcome. Allestimento e prove.
18.00: chiusura attività.
Domenica 29 Maggio / Giorno 7
pausa
Lunedì 30 Maggio / Giorno 8 – Cittadellarte
Mattina
9.30: ritrovo a Cittadellarte.
Lavoro sui materiali raccolti e realizzazione dell'outcome. Allestimento e prove
12.30: Pranzo al Bistrot di Cittadellarte
Primo pomeriggio
15.00: Presentazione finale dell'outcome presso la Mostra Biella Città Arcipelago a Cittadellarte - Fondazione Pistoletto.
Lunedì 30 Maggio 2022 è stato presentato al pubblico il risultato della settimana di residenza, consistente in una mostra temporanea ospitata negli spazi di Biella Città Arcipelago di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto. Ha partecipato un pubblico di circa 80 persone, tra cui famiglie, insegnanti e amici dei partecipanti, alcune persone titolari delle realtà coinvolte nel programma di visite. In linea con l’output della prima parte della residenza, i partecipanti hanno realiz- zato una rivista istantanea autoprodotta che raccoglie il materiale di riflessione e delle attività svolte, hanno mostrato installazioni audio e video, alcune stampe realizzate con la tecnica della cianografia, maschere realizzate con materiali del territorio che presen- tano e raccontano i protagonisti del Tourism Board del futuro. I materiali prodotti sono stati in seguito ospitati ed esibiti presso Casa Zegna nelle settimane successive.
Scarica il PDF "Essere ecosistema 2060"
Essere ecosistema 2060
Come vivremo la montagna nel 2060? Come concilieremo il mondo degli umani con il mondo degli altri esseri viventi? Per esplorare queste domande per una settimana ci siamo allenat* ad osservare, immedesimarci, ibridarci con le prospettive di una varietà di abitanti locali, sia umani che non umani (come, per esempio, alberi, uccelli, roditori, insetti, torrenti). Questo processo ci ha portat* a una lettura critica di come la maggior parte di noi vive la montagna oggi: un parco giochi, mordi e fuggi, con poca empatia nei confronti di punti di vista, desideri, bisogni non umani.
Abbiamo dunque lavorato per immaginarci un mondo in cui gli umani non prevalgono negli ecosistemi nei quali vivono, ma in cui abitanti sia permanenti che temporanei partecipano alla loro cura. Nel futuro, riusciremo finalmente non a vedere la montagna come un insieme di risorse, ma a sentirla come una comunità fatta di esseri diversi - piante, animali, acque, batteri, funghi - che abitano spazi e tempi diversi, strettamente connessi e interdipendenti.
Bianca Elzenbaumer è una ricercatrice di design che vive sulle Alpi italiane. È membro fondatore dello studio di design Brave New Alps ed è co-presidente di CIPRA International, una ONG ambientale che abbraccia l'arco alpino. Il suo piano di ricerca quarantennale si concentra sul sostegno e la creazione di economie comunitarie e di beni comuni a partire dai luoghi in cui vive. È co-fondatrice di Comunità Frizzante - fare bevande per fare comunità.
Comunità Frizzante è un progetto che mobilita metodi partecipativi per produrre bevande frizzanti dai sapori stimolanti come mezzo per mettere in discussione e reinventare praticamente le relazioni tra umani e tra umani e la natura. Nel 2021 sono stati selezionati per il Lush Spring Prize. Al modulo sarà presente Chiara Mura.
www.comunitafrizzante.it
Forno Vagabondo è un forno sociale itinerante che viaggia nei paesi dell’Alta Vallagarina (TN) su una bicicletta elettrica e diventa teatro di attività pratico-creative sulle componenti del “sistema pane” (ingredienti, elementi della natura, ambiente, comunità, trasporto). Al modulo saranno presenti Flora Mammana e Matteo Pra Mio.
instagram.com/forno_vagabondo/
Giovani (under 25)
Un gruppo di giovani under 25 di Biella che stanno finendo le scuole superiori e/o stanno studiando all'università o lavorando, in collaborazione con il Liceo Artistico G. e Q. Sella di Biella.
Partecipanti: Martina Panetta, Angie Trombin, Francesca Palma, Giulia Gronda, Elisa Francini, Martina Seimandi, Valentina Paolini.
Artisti selezionati dal nostro pool di residenti precedenti in base alla loro idoneità in termini di interessi, pratica e metodi di co-produzione/collaborazione.
Camila Aguais è un'artista, educatrice e curatrice che vive nel Surrey, in Inghilterra. Con un background in Belle Arti e Storia dell'Arte, la sua pratica in studio include disegno, pittura, stampa e tecniche miste che esplorano la materialità, la serialità, il colore e la forma. Attualmente è insegnante d'arte e direttrice della galleria presso la TASIS American School in Inghilterra. Camila ha esperienza di insegnamento in una varietà di contesti con giovani dagli 11 ai 18 anni e con adulti. Come direttrice della galleria, collabora con gli artisti per progettare mostre e laboratori, per integrare la formazione degli studenti e celebrarne il lavoro.
Francesco Pavignano viene da Occhieppo Inferiore (un piccolo paese vicino a Biella) e attualmente vive a Torino. Lavora come illustratore sia per la comunicazione che per l'editoria. Insieme a Carlotta Sofia Grassi e Tommaso Valli, è co-fondatore del collettivo ventunesimo. Insieme gestiscono la direzione artistica di una residenza d'artista di tre settimane che si svolge a Occhieppo Inferiore ed è organizzata dall'associazione locale Associazione Turistica Pro Loco di Occhieppo Inferiore. Nel 2020 il collettivo apre uno studio e uno spazio culturale a Barriera di Milano (Torino), dove inizia a collaborare con artisti emergenti e realtà locali, nell'ottica di creare un network progettuale condiviso.
Dafne Salis è artista e dottoranda al Royal College of Art di Londra. La sua ricerca mira a capovolgere i rapporti di forza tra il modello della fotografia e il fotografo, attraverso un'inversione dei ruoli eteronormati dei corpi coinvolti. Qui la fotografia diventa una testimonianza delle azioni che accadono nell'oscurità della camera oscura. Il suo approccio femminista si è sviluppato in diverse pubblicazioni sulla maternità e i suoi lavori hanno iniziato a includere la partecipazione sociale. Durante la diffusione della pandemia, Salis ha avviato una nuova collaborazione con le mamme artiste in Italia. Il gruppo, chiamato "The Glorious Mothers", si colloca tra attivismo e ricerca a favore della maternità nelle arti. Salis sta attualmente svolgendo un Artist Residency in Motherhood, a Roma, curata da Lenka Clayton e collabora con Procreate Project Platform, sostenendo le artiste dopo la maternità.
Stefano Volpato (Treviso, 1988) lavora come curatore indipendente ed è co-fondatore di CampoBase. Laureato in MA Visual Arts all'Università di Bologna, nel 2018-2019 ha frequentato CAMPO, programma curatoriale condotto dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Ha collaborato alla cura di mostre, residenze e programmi pubblici con diverse istituzioni culturali, tra cui Artissima e Barriera a Torino, VAC Foundation a Venezia, Fondazione Elpis a Milano, DBC Università di Padova, TRA Treviso Ricerca Arte / Casa Robegan e Piattaforma Lago a Treviso. Ha contribuito a cataloghi e riviste con testi critici e altri scritti. Come membro del collettivo curatoriale CampoBase ha co-curato diversi eventi e progetti artistici, tra cui il festival House of Displacement a Torino (2019) e all'Hangar di Barcellona (2020), e il progetto What Do You Sea? alla Piscina Cozzi di Milano (2021).
Biella Città Arcipelago, mostra a Cittadellarte - Fondazione Pistoletto
Oasi Zegna e Fondazione Zegna
Fondazione BIellezza