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Londra, alla Simon Lee Gallery inaugura la mostra "Michelangelo Pistoletto"
Dal 26 maggio sarà aperto il progetto espositivo che proporrà opere nuove e recenti del maestro biellese: una serie di quadri specchianti che riflettono sui temi della prigionia e dell'isolamento anche in riferimento all'attuale momento storico caratterizzato dalla pandemia. "Nonostante i contenuti ristrettivi che rappresentano - così gli organizzatori - ognuna delle opere è intrisa di un profondo senso di speranza e ottimismo”.
Arte e società

Michelangelo Pistoletto, Uomo che guarda attraverso la gabbia, 2018.
Queste recenti opere del maestro biellese evocano minacce alla libertà di movimento e di comunicazione. L'iconografia della gabbia, ad esempio, è un tema ricorrente nei lavori di Pistoletto: viene realizzata per la prima volta nei primi anni '60 e raggiungendo il suo apice nel 1974 con Gabbia, una serie di 29 pannelli serigrafati di sezioni identiche di sbarre di ferro che esploravano temi della detenzione e della persecuzione. Proprio come le figure e i soggetti protagonisti delle opere, anche lo spettatore si ritrova, osservando lo specchiante, intrappolato o limitato. “Ciò che non è in discussione, indipendentemente dal punto di vista politico - si legge nella nota stampa - è l'incriminazione dello spettatore nelle lotte della società. Per Pistoletto l'arte è politica e mentre la guerra su larga scala torna in Europa per la prima volta in quasi 80 anni in un clima di disinformazione e propaganda, queste opere assumono un significato nuovo e inquietante”. Come specificato dagli organizzatori, nonostante i contenuti che rappresentano, ognuno dei quadri specchianti è intriso di un profondo senso di speranza e ottimismo per i nuovi inizi. “Mentre emergiamo da un periodo di lungo isolamento e separazione - viene concluso - Pistoletto riflette sulle barriere e sui limiti dell'interazione umana; questo gruppo di opere assume un acuto senso di comunione agognata sulla scia di una pandemia globale. In ‘Atto sodale’, ad esempio, due figure dialogano attraverso un recinto, le mani intrecciate attorno a una sbarra di ferro, ispirando fiducia in nuovi incontri, mentre ‘Cancello sfasciato’ suggerisce nuove strade e opportunità contro ogni previsione”.