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Quando le nuove generazioni amano le differenze, a Ginevra "La Bandiera del Mondo, 1+1 =3"
Il 14 e il 15 settembre scorso, a Ginevra, il Centre des Arts della Fondazione ECOLINT ha ospitato un’edizione speciale dell’opera/performance "La Bandiera del Mondo, 1+1=3". Per l'occasione è stato proposto un workshop agli studenti curato dal coordinatore degli ambasciatori Rebirth Francesco Saverio Teruzzi, dalla direttrice del Centro Isabelle Mueller e dall’artista Angelo Savarese. “L’arte, la cultura, l’impegno, l’inclusione, la condivisione - ha affermato Teruzzi - sono le uniche armi che possiamo tollerare”.
Terzo paradiso



La Bandiera del Mondo 1+1=3 al Centre des Arts dell’Ecole Internationale de Genève si è trasformata ancora, divenendo un workshop curato da Francesco Saverio Teruzzi di Cittadellarte e Isabelle Mueller, direttrice del Centro, che, con l’artista Angelo Savarese, hanno invitato gli studenti a realizzare le proprie personali bandiere, fatte del loro segno, della loro creatività e della loro immaginazione. Il risultato? 171 tele 40 x 40 prodotte in due giorni e posizionate al posto e insieme alle originali di Savarese per raccontare l’arte, il Terzo Paradiso e l’idea di pace preventiva.
“L’arte, la cultura, l’impegno, l’inclusione, la condivisione - ha affermato il coordinatore degli ambasciatori del Terzo Paradiso Saverio Teruzzi - sono le uniche armi che possiamo tollerare. L’ECOLINT è una scuola che fa della sua multiculturalità la sua ragion d’essere e con la quale Cittadellarte collabora da diversi anni; è stato quindi naturale portare nei suoi spazi ‘La Bandiera del Mondo’ e i suoi concetti, dove la diversità, l’essere differente, come nella Formula della Creazione di Pistoletto, non sono un ostacolo, ma la ragione stessa della vita”.
Ai nostri microfoni è intervenuto anche Savarese: “È la prima volta che proponiamo ‘La Bandiera del Mondo’‚ fuori dall'Italia. Sono entusiasta che questo primo workshop fuori dai confini della nostra penisola sia stato rivolto alle nuove generazioni: l'esperienza coi bambini è stata meravigliosa. Ne avevamo già organizzata una a San Mauro Torinese con l'ambasciatrice Alessandra Basso e, anche in quell'occasione, si rivelò un successo con oltre mille giovani partecipanti. Vogliamo continuare a far sentire agli alunni il senso di appartenenza per la propria nazionalità, così potranno apprezzare maggiormente e confrontarsi con le differenze. È così che poniamo le basi per un futuro migliore”. L'artista, che ha partecipato attivamente all'iniziativa supportando gli studenti a dipingere le tele lasciando allo stesso tempo libertà creativa, ha concluso dedicando un doppio pensiero: “Il nostro progetto è significativo grazie a tutto ciò che il Terzo Paradiso rappresenta. Gran parte del merito del successo dell'esperienza a Ginevra va però - ha concluso - a Saverio Teruzzi, che ha avuto un'incredibile forza attrattiva coi bambini ed è stato d'ispirazione per tutti”.