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Roma, a Piazza Tevere sorgerà un nuovo Terzo Paradiso
Sabato 7 ottobre, alle ore 12:30 presso Piazza Tevere (Ponte Sisto), l’Associazione Tevereterno Onlus, insieme al Municipio Roma I e a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, presenterà l'installazione Terzo Paradiso a Piazza Tevere. L'opera sarà formata da 20 panchine in plastica riciclata disposte in modo da formare il simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto.
Terzo paradiso

L'opera verrà presentata al pubblico sabato 7 ottobre alle ore 12 alla presenza di Michelangelo Pistoletto, Francesco Saverio Teruzzi (coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso), Rosario Pavia e Monica Scanu (Tevereterno), Miguel Gotor (Assessore alla Cultura del Comune di Roma) e Giulia Silvia Ghia (Assessore alla Cultura del I Municipio). L’installazione sarà anche l’occasione per organizzare una serie di manifestazioni artistiche, di dibattiti, di interventi musicali e teatrali. Nello spazio disegnato dalle panchine, all’interno dei tre cerchi del simbolo dell’infinito, si succederanno infatti artisti, istituzioni, rappresentanti della politica e dell’associazionismo con iniziative previste sino a sabato 14 ottobre. Terzo Paradiso a Piazza Tevere si accompagna infine a un inedito progetto – sempre organizzato dall’Associazione Tevereterno – dal titolo Il Tevere come via giubilare, che proporrà tre passeggiate aperte al pubblico romano accompagnate da una guida. Il primo degli appuntamenti si svolgerà sabato 7 ottobre dalla ore 10:00 con partenza da San Pietro per chiudersi alle 12:00 a Piazza Tevere.


“Tevereterno - ha dichiarato l’architetto Rosario Pavia, presidente dell’Associazione Tevereterno - ha promosso in questi anni lo spazio tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini come una piazza (Piazza Tevere). Uno spazio per l’arte contemporanea, la cultura, l’interazione sociale. Qui infatti sono state realizzate le opere di Kristin Jones e il fregio di William Kentridge. Terzo Paradiso a Piazza Tevere è un’ulteriore importante riflessione sullo spazio pubblico e in particolare sulla piazza come luogo di incontro e di inclusione. La panchina è un invito alla sosta, allo stare insieme, all’ascolto e allo sguardo. La panchina come occasione di meditazione, ma anche di dialogo e di dibattito. La panchina, come apertura sul paesaggio e sul mondo, diviene elemento essenziale e simbolico dello spazio pubblico”.