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"Concertone della Liberazione", a Biella si celebra il 25 Aprile tra musica e testimonianze
L'evento vedrà esibirsi una serie di artisti biellesi e proporrà numerose testimonianze live e registrate dai luoghi della Resistenza Biellese. L'appuntamento, organizzato con la collaborazione di Cittadellarte, sarà proposto in diretta online dalle 18 alle 22.
Cronaca Biellese

Il Presidente di ANPI Gianni Chiorino ha presentato l’iniziativa: “È mia consuetudine, in occasione di incontri, specialmente con il mondo giovanile, concludere dicendo: ‘E soprattutto, non perdiamoci di vista!’. Questo messaggio augurale ha subito molte eccezioni nel passato e nel corrente anno per le costrizioni conseguenti alla pandemia da coronavirus. La lodevole iniziativa del Concertone, cui il Comitato provinciale ANPI aderisce con viva partecipazione, serve a riannodare le fila e a soddisfare l’auspicio sopra formulato. Come sempre e per sempre ricorderemo il 25 Aprile 1945, anche con questa inusuale forma di presenza da remoto, fermamente convinti della attualità di affermazione dei valori di Libertà, Democrazia ed Antifascismo”. Alle sue parole si sono aggiunte quelle di Valter Clemente, presidente del Comitato ARCI Biella, Vercelli e Ivrea: “Arci è impegnata da sempre nel difendere i valori della Costituzione, della democrazia, della solidarietà e dell’antifascismo. Per noi, celebrare il 25 aprile è sentirci liberi, antifascisti, resistenti sempre. È una giornata per ribadire che la lotta contro il razzismo, l'odio, il fascismo, i negazionismi non è mai terminata e lo ribadiamo come sappiamo fare, con la cultura, con la musica, per questo co-organizziamo l'evento che si terrà a Biella il 25, per celebrare una festa della Liberazione quanto mai attuale”.
Anche Luca Biasetti, presidente di Better Places APS, ha messo in luce l'importanza dell'appuntamento: “Personalmente, associo da sempre il giorno della Liberazione dal Nazifascismo ad una giornata di memoria, di lotta e di festa. Organizzare il Concertone per la Liberazione, in un momento come questo, è un modo per ostracizzare un tempo difficilissimo, per chi fa musica e teatro, in primo luogo; in seconodo, è significativo per noi di Hydro, che abbiamo vissuto un 2020 davvero straziante. Seppur ancora in streaming, questo evento ci consente di guardare verso un rientro alla vita vera, quella fatta di relazioni e di incontri. Lo spirito che lo anima è quello di riattivare in prima istanza la variegata comunità dei e delle musicisti, e nello specifico quelli portatori di originalità, di ricerca e, non secondariamente, di sensibilità civile. A tutti loro va il nostro ringraziamento più sincero, così come ai molti lavoratori dello spettacolo coinvolti”.