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La Fondazione

Cittadellarte

Cittadellarte ispira e produce una trasformazione responsabile della società attraverso l’arte, idee e progetti creativi.

Cittadellarte è una fabbrica di cultura, un hub, una comunità allargata di pensatori, amministratori, innovatori di ogni campo: un progetto artistico collettivo.


La Fondazione Pistoletto Cittadellarte è un nuovo modello di istituzione artistica e culturale che implica l’arte nei diversi settori della società come un enzima di trasformazione costituito sul binomio libertà/responsabilità. Come tale, si differenzia dalle accademie e dai musei sviluppando, oltre alle già consolidate funzioni espositive e di formazione, un’arte direttamente impegnata nella trasformazione in senso responsabile della società. 



Cittadellarte nasce su ispirazione del Manifesto Progetto Arte di Michelangelo Pistoletto.

Pubblicato nel 1994, questo manifesto propone un nuovo ruolo per l’artista: quello di porre l’arte in diretta interazione con tutti gli ambiti dell’attività umana che formano la società. Come sua estensione, Cittadellarte si pone come scuola-laboratorio dedicata allo studio, alla sperimentazione, allo sviluppo della Demopraxia e di altre pratiche che traducono in realtà il simbolo del Terzo Paradiso, a partire dal singolo individuo fino ai massimi organismi come le Nazioni Unite. 

Il nome di Cittadellarte rimanda al concetto di civitas, poiché lo scopo stesso di questo organismo è di produrre civiltà attraverso l’arte, operando in collaborazione e in rete con migliaia di soggetti pubblici e privati che ne condividono la visione, tra cui gli Ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso.


Cittadellarte si trova all’interno dei locali di un opificio dismesso, l’ex Lanificio Trombetta, un complesso di archeologia industriale nello storico centro tessile di Biella.

Con la sua attività, la Fondazione Pistoletto rappresenta un innovativo modello di gestione e fruizione del complesso architettonico che ha influenzato fortemente il riassetto urbanistico della Città di Biella dagli anni ’90, contribuendo a dare vita a un polo urbano dedicato alla cultura, ad attività pluridisciplinari e trasversali a servizio di un pubblico glocal. 


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