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Michelle Yeoh, quando l'attrice premio Oscar fu testimonial della moda sostenibile di Cittadellarte
L'attrice malese di origini cinesi ha ottenuto il riconoscimento cinematografico più prestigioso e antico al mondo per la sua interpretazione nel film "Everything Everywhere All At Once". Ricordiamo, per l'occasione, che nel 2018 Michelle Yeoh è stata la protagonista di “Made in Forests”, cortometraggio girato prevalentemente a Cittadellarte dalla troupe di UN Live United Nations Web TV e UNECE: l'opera mette in luce il processo produttivo di un “capo sostenibile” realizzato con materiali provenienti dalle foreste ponendo sotto i riflettori un abito realizzato su misura per lei da uno dei fashion designer di B.E.S.T., Tiziano Guardini. Non solo: durante il Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile di quell'anno, tenutosi al Palazzo delle Nazioni Unite di New York, l'attrice ha indossato il capo di Guardini.
L'Oscar a Michelle Yeoh.
In tutta la pellicola, inoltre, è evidente il collegamento ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: uno degli obiettivi del documentario, infatti, è stato dimostrare - ispirandosi all'Agenda 2030 - l’importanza che le foreste ricoprono nel mondo della moda sostenibile, sensibilizzando gli spettatori a una visione consapevole e armoniosa del rapporto tra ambiente, etica e moda. Inoltre, nello stesso anno, dal 25 al 27 giugno, i fashion designer Flavia La Rocca, Silvia Giovanardi e Silvio Betterelli hanno realizzato negli spazi di Fashion B.E.S.T. tre abiti in Tencel™ per il progetto “Forests for Fashion – Fashion for Forests”. Queste progettualità si sono poi messe in rete a New York: nella Grande Mela è andato in scena il lavoro dei fashion designer ed è stato proiettato per la prima volta il film Made in Forests al Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile, incentrato sul tema Eradicare la povertà e promuovere la prosperità in un mondo che cambia, che si è svolto dal 10 al 19 luglio presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite. Per l’occasione, Michelle Yeoh ha indossato l’abito realizzato da Tiziano Guardini e, durante il Forum, in una sezione dedicata, sono stati esposti gli abiti realizzati da Flavia La Rocca, Silvia Giovanardi e Silvio Betterelli. Cittadellarte, nel contesto del Forum di New York, è stato inoltre protagonista col suo direttore Paolo Naldini, il quale, il 10 luglio, ha tenuto un keynote speech sulla moda sostenibile. Vi riproponiamo, dunque, il cortometraggio integrale.
“Sono particolarmente felice - ha affermato Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte - che proprio Michele Yeoh abbia vinto l'Oscar quest'anno. Ambasciatrice delle Nazioni Unite, è la rappresentazione vivente della connessione cruciale che c'è tra la moda, gli orientamenti e i valori alla base delle scelte più stringenti del nostro tempo, appannaggio non solo di ognuno di noi, ma specificamente dell'organizzazione politica più rilevante al mondo. In questa veste (è il caso di dirlo!) Michelle Yeoh ha partecipato ai programmi di Cittadellarte Fashion B.E.S.T. sulla moda sostenibile grazie alla visione e all'impegno della nostra ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Paola Deda, che ricopre un ruolo importante alle Nazioni Unite di Ginevra, in particolare per la protezione delle foreste. Quando ho partecipato - ha aggiunto - al Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile a New York, dove Michelle ha portato l'abito disegnato da Tiziano Guardini e disegnato nei laboratori di Cittadellarte Fashion B.E.S.T., ho dichiarato che rispetto alla terza guerra mondiale (che è già deflagrata tra gli umani e la natura, e quindi tra gli umani e se stessi), la sostenibilità costituisce l'antidoto. Coloro che praticano la pace preventiva - come Tiziano, i designer e le imprese che si riuniscono alla piattaforma di Cittadellarte sulla moda sostenibile - sono i corpi di pace su cui dobbiamo farci non solo scudo, ma parte. Congratulazioni a Michelle Yeoh - ha concluso Naldini - per il suo straordinario successo e per la sua missione di ambasciatrice di pace, che abbiamo l'onore di condividere”.