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Moda sostenibile, il collettivo dei fashion designer di B.E.S.T. al White di Milano
Ieri - giovedì 19 settembre - ha preso il via la rassegna "White Show" nel capoluogo lombardo. Per l'occasione, anche Cittadellarte Fashion B.E.S.T. è protagonista con un’opera collettiva, un grande albero della vita che interroga lo spettatore sul suo ruolo nel rapporto dinamico di convivenza con gli altri e l’ambiente.
Moda


Torniamo al White, dove è proposta un’opera collettiva dei fashion designer - Tiziano Guardini, Silvia Giovanardi (Wrad), Flavia La Rocca, Fabrizio Consoli (Blue of a Kind), Yekaterina Yvankova, Bav Tailor, Francesca Mitolo (Teeshare) ed Edoardo Ianuzzi (ACBC - Thezipshoe) - presentata come un grande albero della vita. Questa interroga lo spettatore sul ruolo del sé nel rapporto dinamico di convivenza con gli altri e l’ambiente, per poi allungare i propri rami verso cinque aree che identificano i cinque problemi cruciali del settore moda oggi: eccessivo utilizzo di prodotti chimici, spreco di acqua, sfruttamento della manodopera a basso costo, iperproduzione di rifiuti e cambiamento climatico. L’obiettivo dell'opera, a questo proposito, è simboleggiare il sogno-utopia dell’uomo che si trova a dover essere al tempo stesso causa e soluzione della necessità ambientali moderne. I membri del think-thank, così, partendo ognuno dalla propria peculiare angolatura, si pongono l'obiettivo di ispirare, produrre e diffondere una visione responsabile e circolare della moda che unisca etica ed estetica. Fashion B.E.S.T., infatti, è ormai l’attuazione di un processo, di un luogo di lavoro, di scambio e di ricerca teso a connettere tutti gli anelli della filiera moda, dal produttore al fruitore finale; un nuovo nucleo originale di una forza di cambiamento comune che punta a rendere la moda etica e trasparente, nuovo standard indiscusso.
L’istallazione, inoltre, ospiterà un capo di abbigliamento che è la sintesi del pensiero caratteristico di tutti i vari designer, giocata sulla provocazione solo apparentemente derivante dai concetti di vendita e gratuità. Si tratta di una felpa realizzata con tessuti e procedimenti a bassissimo impatto, in quanto è in fibra di TENCEL™ di Lenzing, prodotto da foreste certificate unitamente a cotone riciclato. "TENCEL™ - si legge nella nota stampa - è una fibra cellulosica prodotta in Austria ma filata e smacchinata in Italia attraverso una filiera trasparente e tracciabile. Il filato di cotone è riciclato e non ha subito trattamenti di tintura, risparmiando acqua e procedimenti chimici. Il capo di felpa è confezionato con lo stesso cucirino in TENCEL™, il che rende tutto il prodotto completamente compostabile in modo che a fine vita possa tornare in natura”. La felpa del collettivo di Fashion B.E.S.T. racconta, nello specifico, la visione di responsabilità e sostenibilità di ogni designer ed è concepita come interpretazione fisica del Terzo Paradiso. Il capo è acquistabile al Salone e viene consegnato con un espositore vetrina appositamente creato per aiutare i negozianti a raccontare la sostenibilità nel settore moda.
“Cittadellarte - ha affermato Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte - con i fashion designer della piattaforma B.E.S.T. e White chiamano il mondo della moda disegnata, prodotta, comprata e indossata a scendere in campo insieme e passare all'azione. Di fronte alle sfide imposte dalla necessità di cambiare modello di sviluppo, non basta più comprare la moda sostenibile: occorre ora interpretarla con coerenza. Performarla. Portarla nel quotidiano come testimoni e attori di un impegno se pure minimo, però concreto e attivo in ogni angolo, teatro e ambito della nostra vita”.