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"CLIMAVORE", a Cittadellarte s'indaga su nuove forme di produzione e consumo di cibo in tempo di crisi climatica
Il 26 novembre, negli spazi della Fondazione Pistoletto, ha preso il via il nuovo modulo di UNIDEE e illycaffe S.p.A. condotto dal duo Cooking Sections. Per l'iniziativa mentori e partecipanti stanno prendendo come spunto l’area agricola del Biellese per comprendere come i produttori locali si attrezzano in vista dei cambiamenti climatici.
Educazione

Un momento del workshop.
L'open call, la giuria e i partecipanti
I partecipanti al modulo sono otto artisti e practioners internazionali, opzionati tramite un'apposita open call: la selezione si è basata sul merito artistico e sulla coerenza della pratica dei candidati con gli obiettivi del workshop e di UNIDEE. La giuria era composta da Carlo Bach (direttore artistico di illycaffè S.p.A.*), Cooking Sections, Juan Sandoval (direttore Ufficio Arte di Cittadellarte), Valerio Del Baglivo (Visiting Curator DI UNIDEE) e Paolo Naldini (direttore di Cittadellarte). I partecipanti che si sono aggiudicati le borse di studio per prendere parte alla residenza sono Athanasopoulos Orestis (1990, Grecia/Francia), Comfort Julie (1979, USA/Germania), Larkins Annie (1991, Regno Unito), Medina Alejandro (1995, Guatemala/Francia), Peyrolo Federica (1989, Italia), Tioli Caterina (1996, Italia/Olanda), Uludag Asli (1990, Turchia/Regno Unito) e Zlatina Tina (1977, Bulgaria).

I Cooking Sections.
L'outline del modulo
Cosa si mangia in un periodo di siccità? Come si innaffia senza acqua? In che modo i pesci si sono trasformati da cibo a fonte di inquinamento? Queste sono solo alcune delle questioni che verranno affrontate durante il workshop con il coordinatamento del duo Cooking Sections. “Diversamente da un onnivoro, un carnivoro, un vegetariano o un vegano - si legge in un estratto dell'outline del modulo - CLIMAVORE utilizza le diete come strumento per indagare le scelte alimentari umane durante l'attuale cambiamento climatico. Questo implica trovare nuovi modi per adattare i nostri modelli di produzione e consumo alimentare, nonché i nostri immaginari culturali, a trasformazioni ambientali sempre più evidenti indotte dall'uomo. Utilizzando il caso della Regione Piemonte, il workshop verterà su come i cambiamenti climatici stiano sfidando la correlazione tra ‘origine’ e ‘qualità’ in tutta Europa”.

Nelle immagini, dall'alto: gli incontri con Andrea Calciati, Daniele Garella e Armona Pistoletto.
Le visite
Il workshop ha previsto una serie di incontri e visite in linea coi contenuti del modulo. In quest'ottica, martedì 26 novembre, mentori e partecipanti sono stati alla Tenuta Margherita, dove Andrea Calciati (UNIDEE Digital Comunication Consultant) ha illustrato loro come una tenuta agricola attiva dal 1904, per far fronte ai cambiamenti globali tra clima, mercati e territorio, abbia scelto di puntare alla qualità e alla cura del territorio, invece che alla quantità; un processo che avviene anche grazie all'utilizzo di macchinari degli anni '40 e '50 (come le sbiancatrici a pietra Minghetti). Nella giornata di oggi, invece, il gruppo è stato al mercatino settimanale di Let Eat Bi e, per l'occasione, Armona Pistoletto ha illustrato ai presenti le peculiarità dell'associazione che presiede. L'ultimo talk ha visto come relatore il viticoltore di Daniele Garella (comunicazione web di Cittadellarte), che ha focalizzato il suo incontro sul vino piemontese e biellese, con un focus sulla sua produzione e sull'impatto che il cambiamento climatico ha sul territorio. Mentori e residenti, inoltre, hanno visitato gli spazi della la sua azienda agricola.