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Corso intensivo di Cittadellarte e ArtEZ, la mentore Maresa Lippolis si racconta - VIDEO
L'insegnante della Naba ha portato l'esperienza del collettivo Serpica Naro agli studenti di Arnhem ed è stata la docente del modulo intensivo: "Michele Cerruti But ed io - ha affermato - attraverso incontri individuali, abbiamo indirizzato gli studenti alla costruzione di una ricerca che possa aprire le loro prospettive artistiche".
Educazione
Per presentare questo progetto, la docente della Naba Maresa Lippolis (a sinistra nell'immagine di copertina) ha portato l'esperienza del collettivo agli studenti che stanno frequentando a Biella il corso intensivo della triennale in arti visive di Cittadellarte e dell'accademia ArtEZ. Come scritto in un nostro precedente articolo, è iniziato il 2 settembre ad Arnhem, in Olanda, ed è entrato nel vivo due giorni dopo negli spazi della Fondazione Pistoletto e in alcuni luoghi - funzionali alla ricerca - nella provincia laniera e non. Ricordiamo, inoltre, che la parola chiave attorno alla quale si articolano i contenuti del progetto è ‘produzione’, con un focus dedicato all'individuazione del suo rapporto con l'arte. Anche in quest'ottica, la scorsa settimana la formazione dei 16 studenti si è avvalsa del contributo di Maresa Lippolis.
La mentore è intervenuta ai nostri microfoni, illustrando la sua funzione nel modulo intensivo delinenandone i contenuti. “In questi giorni - ha spiegato - ho presentato un esempio di hacking del processo produttivo attraverso l'esperienza situazionista di Serpica Naro. Nei giorni successivi, attraverso incontri individuali, in collaborazione con Michele Cerruti But*, abbiamo indirizzato gli studenti alla costruzione di una ricerca che possa aprire le prospettive artistiche; queste, infatti, sono per loro ancora in fase di formazione. Trovo - argomenta - che questo metodo sia estremamente importante, soprattutto se letto in funzione del tema a loro proposto, ovvero la produzione materiale. È necessario, oggi, ripensare la produzione in termini di ricerca per imparare a tenere in considerazione i sistemi complessi in cui viviamo e immaginare i loro equilibri”.