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"Rebirth Forum Parigi", dal seme della demopraxia fioriscono sostenibilità e solidarietà
Il 17 gennaio si è tenuta l'iniziativa presso il municipio del 20° arrondissement della capitale francese. L'obiettivo? Elaborare una proposta sociale concreta, ispirandosi - nei temi - ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e ai principi del Terzo Paradiso.
Politica

I partecipanti, dicevamo. Bambini, rifugiati e senza tetto, che hanno partecipato al forum coordinati da Thanks for Nothing, Florence Herrero e Laura Salas Redondo. Hanno preso parte alla giornata anche le associazioni La Timmy e La Cloche (come alla Nuit Blanche) ed anche quattro referenti di Surfrider, realtà che si è occupata inizialmente della raccolta di plastica e rifiuti inquinanti nei mari, poi di sensibilizzazione sociale sul tema attraverso perfomance e installazioni collaborando con artisti. Definiti gli attori della giornata, passiamo ai contenuti della stessa, che è stata divisa in due parti. Al mattino la fase introduttiva, in cui ognuno - in plenaria - si è presentato e ha condiviso le proprie aspettative sul Forum, tutto dopo aver visionato dei filmati su Notte Bianca, Terzo Paradiso e demopraxia e aver ascoltato la presentazione di Laura Salas sul metodo demopratico. “Al mattino - racconta l'ambasciatrice - è emerso un pensiero comune tra i partecipanti, ovvero che l'arte deve avere un forte senso etico, oltre che estetico. È anche in quest'ottica che abbiamo annunciato l'obiettivo di elaborare, entro la stessa giornata, una nuova idea da mettere in pratica nel breve termine”.
Anche la pausa pranzo è stato un frangente chiave del Forum. Tra i partecipanti, tutti riuniti, si è creato un legame di amicizia: tutto il pasto è stato all'insegna della sostenibilità (plastic free e cibo biologico) e della convivialità. Al pomeriggio si è entrato nel vivo delle attività, con la suddivisione in 5 tavoli di lavoro. Ogni gruppo è stato guidato da un facilitatore adulto che ha fatto lavorare i partecipanti attorno agli obiettivi di sviluppo sostenibile e su alcune parole chiave collegate ai 17 goals (come innovazione, salute e ambiente). A partire dall'Agenda 2030, infatti, in ogni tavolo è stata ideata una proposta differente, poi condivisa con gli altri partecipanti in plenaria.
Da cinque idee, i partecipanti ne hanno poi selezionata una, che è quella da concretizzare per prima. “Le altre proposte - specifica Laura - non saranno accantonate, ma affrontate successivamente”. Alla fine, quella opzionata - in particolare dai bambini - è stata una all'insegna della solidarietà: l'azione scelta è visitare i bambini malati in ospedale, portando, in un contesto critico, positività e attività ad hoc. Gli stessi giovanissimi, quindi, che desiderano trasmettere gioia ed energia ai loro coetanei in condizioni di disagio. “Anche le altre idee - sottolinea l'ambasciatrice - erano molto interessanti e rivolte a temi quali riciclo, acqua, consumi responsabili, animali e plastica, ma, ovviamente, abbiamo rispettato il desiderio dei bambini, che hanno scelto la proposta più importante per loro”. A breve verrà fissata una data per concretizzare il tutto insieme alla loro docente e all'associazione Thanks for Nothing.
“Anche a Melbourne gli studenti sono stati protagonisti di un Rebirth Forum, ma questo di Parigi - conclude Laura Salas - è stato unico perché è stato il primo che ha visto il coinvolgimento attivo dei bambini. Loro sono tutti speciali: non solo conoscevano già l'Agenda 2030, il concetto di sostenibilità e avevano già collaborato con associazioni di rifugiati e senzatetto, ma hanno dimostrato grande sensibilità e partecipazione”.
Gli indizi non mancano: a partire dal potere (normale, non super) della demopraxia, questi bambini stanno già cambiando il mondo.