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IPER festival, la demopraxia nella capitale: alla Casa dell’Architettura la seconda edizione del Rebirth Forum Roma
Dal 3 al 7 maggio, la Casa dell’Architettura ospiterà la nuova edizione del Rebirth Forum, organizzato in collaborazione con Fondazione Pistoletto Cittadellarte, Ordine degli Architetti di Roma e Festival dell’Architettura di Roma. L’evento, avvalendosi del metodo demopratico, prevede dieci tavoli tematici con cento invitati rappresentanti di altrettante organizzazioni per discutere, in cinque giornate aperte al pubblico e arricchite da incontri, lecture e laboratori, del futuro di Roma. Previsti, per l’occasione, anche la lectio “Prosperità e generazioni future” di Andrew Percy, la presentazione del progetto educativo “Cosa ne pensano i ragazzi?” di Francesco Saverio Teruzzi e Alice Buzzone, una serie di drappi realizzati con la curatela di Fashion B.E.S.T. e l'incontro “Stato dell'Arte” che vedrà Michelangelo Pistoletto in dialogo con Paolo Naldini (direttore di Cittadellarte) e Giorgio de Finis (direttore artistico del Museo delle periferie e direttore artistico di IPER Festival).
La quarta edizione di IPER - Festival delle periferie torna dal 2 al 28 maggio 2025, nell’anno del Giubileo, a concentrarsi su Roma e le sue trasformazioni, quelle che riguardano il centro come quelle che interessano la città ai margini. Un mese ricco di attività che coinvolgeranno diversi luoghi della città, soprattutto quelli che si segnalano come capaci di fornire indicazioni e risposte originali ai problemi che affliggono le metropoli a scala planetaria e con cui Roma proverà a confrontarsi; il programma, inoltre, si avvarrà del coinvolgimento di ospiti internazionali e di una serie di Accademie straniere.
In questo contesto, dal 3 al 7 maggio, la Casa dell’Architettura di piazza Manfredo Fanti 47 ospiterà la seconda edizione del Rebirth Forum Roma, organizzato in collaborazione con Fondazione Pistoletto Cittadellarte, Ordine degli Architetti di Roma, Festival dell’Architettura di Roma. L’evento prevede dieci tavoli tematici con cento invitati rappresentanti di altrettante organizzazioni (università, amministrazioni, associazioni, studi professionali, musei) per discutere, in cinque giornate aperte al pubblico e arricchite da incontri, lecture e laboratori, del futuro di Roma. Dispositivo artistico e “demopratico” (vedi L'arte della demopraxia, metodo di attivazione dell'intelligenza collettiva sviluppato da Cittadellarte in numerose città del mondo in collaborazioni ogni volta diverse e specifiche), il Forum si concluderà con la stesura di un manifesto e di un elenco di obiettivi condivisi da realizzare con l’apporto di tutti i partecipanti (i cantieri).
L’inaugurazione del Forum
Il 3 maggio alle ore 17, sempre presso la Casa dell’Architettura di Roma, si terrà l’inaugurazione del Rebirth Forum. L’appuntamento sarà simbolicamente intitolato 1+1=3; 10x10=...?, in riferimento rispettivamente alla formula trinamica e al numero dei partecipanti e dei tavoli di lavoro del Forum. Per l’occasione sono previsti gli interventi dei seguenti ospiti: Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura di Roma Capitale; Roberta Bocca, Vicepresidente Ordine degli Architetti PPCdi Roma e Provincia; Carlo Ratti, curatore Biennale Architettura 2025 (in video-collegamento); Guendalina Salimei, curatrice Padiglione Italia - Biennale Architettura 2025. Dopo gli speech introduttivi si terrà l’apertura dei lavori, che sarà affidata a Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, Giorgio de Finis, direttore artistico del Museo delle periferie e direttore artistico di IPER Festival, Alice Buzzone, consigliera dell’Ordine degli architetti PPC di Roma e Provincia e direttrice del Festival dell’Architettura di Roma, e Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso. La giornata di concluderà con la proiezione di una video-intervista a Michelangelo Pistoletto e con la presentazione dei 10 temi dei tavoli e delle 100 organizzazioni coinvolte.

Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, e Giorgio de Finis, direttore artistico del Museo delle periferie e di IPER Festival
Prosperità e generazioni future, la lectio di Andrew Percy
Il 3 maggio alle ore 18, in occasione dell’inaugurazione del forum, è anche prevista una lecture di Andrew Percy, vicepresidente del Social Prosperity Network presso l’Institute for Global Prosperity (IGP). Ed è proprio sull’operato della realtà in questione che si soffermerà Percy, anche sulla scia delle tematiche afferenti al Rebirth Forum: l’IGP mira infatti a ridisegnare la prosperità per il 21° secolo, cambiando il modo in cui concepiamo e gestiamo le nostre economie e rielaborando il nostro rapporto con il Pianeta, contribuendo a costruire un futuro sostenibile e globale, basato sui principi di equità e giustizia. L’IGP intraprende ricerche pionieristiche che cercano di migliorare la qualità della vita di questa e delle future generazioni. La sua forza risiede nel modo in cui unisce la creatività intellettuale a una collaborazione efficace e allo sviluppo delle politiche. Di particolare importanza per l’approccio dell’IGP è il modo in cui integra le competenze non accademiche, interagendo con governi, decisori politici, aziende, società civile, mondo dell’arte e comunità locali. L’IGP ha istituito tre Prosperity Co-Laboratories (PROCOL) nel Regno Unito, in Libano e in Africa, ognuno dei quali conduce diversi progetti di ricerca. La ricerca che si svolge in questi siti offre eccellenti opportunità per la ricerca comparativa e transdisciplinare allineata alle esigenze e alle parti interessate locali.
Sessioni e tavoli di lavoro
Da domenica 4 maggio e martedì 6 maggio si articoleranno, in più fasi, i seguenti tavoli di lavoro: Abitare: dal tetto sulla testa alla città bene comune; Le acque di Roma: i fiumi e il mare; La città di genere, la città di tutt*; Gli spazi verdi e la città multispecie; La città museo; Periferie: il fronte della città; Gli spazi della partecipazione; La città educante; Decolonializzare Roma; Povertà, accoglienza, cura. Mercoledì 7 maggio, al mattino, si passerà dai confronti collettivi alla plenaria - dalle 10:00 alle 13:00 è in programma la restituzione Tavoli di lavoro -, mentre al pomeriggio, dalle 15 alle 18, è prevista la chiusura del Forum. Quest’ultima fase sarà dedicata alla presentazione finale dell’andamento dei risultati - a cura di Cittadellarte - e alla Firma dell’Atto di impegno. Calerà il sipario sulla giornata con i saluti di chiusura di Alessandro Panci, Presidente Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia.
Il progetto educativo
Il primo giorno di Forum è inoltre prevista la presentazione del progetto educativo Cosa ne pensano i ragazzi?, a cura di Alice Buzzone e Francesco Saverio Teruzzi: per allargare la partecipazione dell’iniziativa sono stati coinvolti diversi istituti della città a cui il Forum ha proposto un’attività in connessione con educazione civica; il progetto ha dato voce a ragazze e ragazzi, a bambini e a bambine, coinvolgendo le comunità scolastiche per una città “giusta”, di tutte e tutti, passando all’ascolto delle giovani generazioni. Sono state formulate, nello specifico, 10 schede per ognuno dei 10 temi oggetto del lavoro dei Tavoli alla Casa dell’Architettura. Attraverso domande-guida si porteranno gli studenti al centro del dibattito e ad una formulazione di proposte. Le schede presentate in apertura del Forum potranno anche rivelarsi uno strumento di partenza per i Tavoli tematici.
I drappi
Il Rebirth Forum è dunque un evento che ritualizza e attualizza il mito dell’intelligenza collettiva, l’idea che il dialogo e la collaborazione possano generare un livello di intelligenza superiore alla semplice somma del potenziale di ciascuno. Lo stesso percorso lo fa l’arte con le opere condensando processi intellettivi complessi, stratificati, plurali che costituiscono patrimonio culturale pubblico, al di là della natura privata o pubblico dell’opera stessa e dello spazio che la accoglie. L’Acquario Romano, su questa scia, accoglierà entrambi i processi: i 10 tavoli tematici - in cui i partecipanti discuteranno e produrranno le proposte di azioni che si intenderanno realizzare - saranno posti in armoniosa connessione artistica con dieci drappi. Questi saranno stesi come un cielo di intelligenza intrecciata, un tessuto di frasi, dichiarazioni, aforismi e motti di artisti visuali. Tra tavoli e drappi si attuerà dunque un gioco di rimandi e assonanze, dissonanze e divergenze, aperture e dialettica che metterà in relazione lo spazio e i suoi abitanti, ma anche la cultura che precede questo rito e quella che da esso procede. Il progetto dei drappi è stato coordinato da Cittadellarte Fashion B.E.S.T. e realizzato grazie alla collaborazione delle seguenti realtà: Accademia Italiana di Arte, Moda e Design (con i docenti Walter Conti e Cecilia Rinaldi, i coordinatori Simonetta Duretto e Patrizio Arrighi e gli studenti Parisse Elisa, Rizzi Matilde, Sabatini Marco, Maelus Du crest De Villeneuve, Andrea Castellana, Anna Chiara Taliani e Zeynep Ozkan); Accademia Unidee (che ha realizzato il progetto grafico in collaborazione con Gabriel Croso, studente del III anno di Arte pubblica e con il supporto tecnico di Pratrivero Textiles Since 1663); IED | Istituto Europeo di Design (gli studenti coinvolti nella personalizzazione del telo sono Alessandro Mazzoni e Federico Foschetti); MAM Maiani Accademia Moda (con gli studenti Vincenza Mazzoccola, Simona Hristian, Alice Abbaleo, Martina Mirachi, Chiara Fallerini, Francesca Ponzo, Carmen Elena Sentiveanu, Jean Miguel Ramos, Navjot Singh, Anna Asimi, Yana Kozlovska, Carlo Farina); NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.

Paolo Naldini.
Lo stato dell’arte, Pistoletto in dialogo con Naldini e de Finis
Il 6 maggio, oltre ai tavoli di lavoro, verrà proposto alle ore 17 un incontro organizzato nel contesto del Forum sempre presso La Casa dell’Architettura: Lo stato dell’arte, che vedrà come ospite d’eccezione Michelangelo Pistoletto, il quale sarà in dialogo con Paolo Naldini e Giorgio de Finis. In riferimento al titolo e al tema dell’appuntamento, lo Stato dell’Arte è un’opera collettiva in evoluzione che nasce dalla convinzione che ogni persona, attraverso la propria capacità di creazione all’interno delle comunità di pratica cui appartiene, possa contribuire attivamente alla trasformazione della società. È una forma civico-politica innovativa che unisce la libertà dell’arte alla responsabilità condivisa, con l’obiettivo di costruire un mondo più giusto, pacifico e sostenibile. Fondato sulla Formula della Creazione, simbolo dell’incontro tra opposti da cui nasce un nuovo equilibrio, mette arte e scienza al centro del cambiamento, promuovendo una nuova armonia tra natura, cultura e tecnologia. Il suo riferimento teorico e il suo modello operativo si basano sull’Arte della Demopraxia, che attiva la connessione tra comunità di pratica e rende possibile un governo realmente partecipato. Lo Stato dell’Arte promuove la co-creazione in tutti i campi – dall’arte alla politica, dall’educazione all’impresa – e riconosce il diritto di ogni persona a partecipare alla vita culturale e alla costruzione del futuro. Attivo da oltre 25 anni nel Biellese e in una rete globale, è aperto a chiunque condivida i suoi valori e desideri agire per una rigenerazione responsabile della società.
Le voci
Paolo Naldini
"È questo il tempo per giubilare? È forse il tempo per architettare? Si può parlare di gioia e di progetto in questo dramma totale che viviamo tra guerre, genocidi, eccidi ed ecocidi? Si può trovarsi intorno a un tavolo per parlamentare, emanare leggi ed esprimere visioni della vita e poi decidere programmi per eseguire e governare ognuno nella propria comunità di pratica e magari credere ancora per un attimo che la vita possa avere senso ed essere persino bella? Velleità? Ma non è ciò che capita tutti i giorni? Nelle città del mondo migliaia di decisioni vengono prese così, senza cerimonie, né formalità istituzionali. È un fatto. E fattualmente così si determinano miseria o conforto nella vita di milioni di persone. Allora la domanda è: esistono modi per orientare verso il bene comune e orizzonti di sostenibilità ed equità l’incessante lavorio di queste miriadi di processi decisionali senza passare solo dagli obblighi di legge e contemporaneamente senza nemmeno evaporare nell’idea di cambiare i paradigmi culturali di fondo? L’arte della demopraxia si cimenta e sperimenta esattamente qui, alla periferia del potere, al centro del fare”.
Giorgio de Finis
“Credo fermamente nel ruolo che l’arte può avere nel ‘fare città’ e, dunque, nel ridare senso, opportunità e concretezza alla politica (che come da etimologia proprio con la città ha a che fare). Una concretezza che non è stare con i piedi per terra, volare basso, ma, al contrario, un inno alle possibilità che la creatività unita alla relazione con l’altro è in grado di generare”.
Francesco Saverio Teruzzi
“Martedì 15 aprile, alla mattina, ero all’Istituto Comprensivo Elisa Scala con le classi 1a B e 1a D a parlare di Città Educante e degli Spazi della Partecipazione, due dei dieci temi della seconda edizione del Rebirth Forum Roma. Ero in una scuola secondaria di primo livello perché per questa edizione con Giorgio de Finis e con il Comitato e l’Ordine degli Architetti di Roma si è scelto di dare alle nuove generazioni la possibilità di aprire i 10 tavoli con le loro domande. È stata un’esperienza immersiva e ringrazio Alice Buzzone per l’idea generale, sia per la preparazione condivisa delle schede sia per le capacità di risposta della scuola e dei ragazzi. Una proposta diversa in un Rebirth Forum che si propone in maniera differente e che chiede la partecipazione e l’attenzione di una Città e di una variopinta e ricchissima comunità di valori che si chiama Roma”.