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"UNIDEE Grand Tour", la residenza dell'artista Claire Bouffay tra archeologia, scultura, storia del denaro e territorio
Dal 17 ottobre al 30 novembre l'artista Claire Bouffay ha vissuto a Cittadellarte partecipando agli UNIDEE Labs 2021 nel contesto del progetto "Grand Tour" dell'Institut français Italia (IFI) e Franco-German Youth Office (FGYO). La creativa, in un processo conoscitivo e ispirazionale, ha esplorato realtà e luoghi del territorio laniero - tra natura e cultura - legati alla sua ricerca artistica e ha condotto uno studio sulla storia del denaro e sulla sperimentazione dei processi scultorei.
Educazione



Chi è Claire Bouffay
Claire Bouffay, nata nel 1997 a Nîmes, ha conseguito un master presso la National school of art Villa Arson, a Nizza. È una giovane artista che opera all'interno di un ampio campo di sperimentazioni, con tecniche e materiali differenti e mixando molte discipline, come la scultura, il design, la ceramica. Il suo lavoro è legato alla ricerca storica e antropologica, e in particolare alla storia dei sistemi economici. Fa parte del collettivo artistico Wanda Green e sta lavorando all'interno di questo gruppo su una mostra multidisciplinare che mette in discussione la classica separazione tra natura e cultura esplorando le tecnologie sostenibili e la robotica fai-da-te.



Tra denaro e metalli
Claire Bouffay, parallelamente alla partecipazione al Lab UNIDEE, ha avuto l'opportunità di esplorare alcuni luoghi legati alla sua ricerca, tra cui la Riserva Naturale Speciale La Bessa, i siti archeologici dell'Oasi Zegna e il Museo del Territorio Biellese, oltre ad alcune visite a musei e istituzioni d'arte a Torino e Milano. Raccogliendo questi stimoli, Claire Bouffay ha esaminato la storia del denaro, in particolare la storia del conio delle monete e dell'estrazione dei metalli. Questa ricerca è stata fortemente radicata nel territorio di Biella, in quanto ha approfondito la storia degli antichi siti archeo-minerali delle montagne dell'Oasi Zegna, le antiche miniere d'oro della Riserva Naturale Speciale La Bessa, e la storia del comune di Masserano (che un tempo era un principato e ha prodotto una propria moneta nei secoli passati). “Lo scopo di questa ricerca - spiega il team di UNIDEE - era raccogliere conoscenze sulla costruzione delle economie di mercato e del capitalismo e tradurre queste conoscenze per creare una migliore comprensione di questa storia come mezzo per demistificare il capitalismo”. L'artista si è anche focalizzata sulle attuali alternative economiche, cercando di trovare soluzioni “su come gli individui - viene aggiunto - possono ‘riprendersi’ l'economia e iniziando a raccogliere strumenti che potrebbero aiutare in questo processo”.



Processi scultorei
Durante la residenza, Claire si è interessata anche alla sperimentazione di processi scultorei e alla costruzione di una fonderia artigianale legata alla sua esperienza biellese. L'idea della fonderia era quella di prendere appunti in modo più sensibile e astratto, per tradurre questa ricerca teorica in una forma scultorea. Il suo lavoro è infatti il risultato “di una ricerca storica - si legge nell'outcome - ma anche formale e materialistica, il cui obiettivo è trasformare il nostro rapporto con il mondo tangibile e comprenderlo meglio”. Durante il suo soggiorno ha poi costruito un forno dove ha fuso oggetti di metallo riciclato in bronzo, alluminio e stagno per creare le forme che ha realizzato durante il periodo della sua ricerca. “Prendersi del tempo per sperimentare i materiali - ha concluso il team di UNIDEE - è stato molto importante, poiché crede che anche quei materiali abbiano storie da raccontarci, possano essere parte delle nostre conversazioni e possano aiutarci a creare uno spazio di incroci, da cui nuovi futuri e nuovi potrebbero emergere vite”.