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Unidee Residency Programs, a Cittadellarte l'open studio "Exquisite Corpse"
Martedì 29 novembre 2022, dalle 17:00 alle 19:00, alla Fondazione Pistoletto si terrà l'incontro aperto al pubblico che porterà i protagonisti della residenza Unidee - Juliette Alhmah, Marco Cassani, Shaima Hamad, Andréa Spartà, Ginevra Naldini e Marco Isaias Bertoglio - a illustrare i loro progetti di ricerca artistica maturati durante due mesi di permanenza a Cittadellarte.
Educazione
L'incontro, a partecipazione libera e gratuita, si terrà dalle ore 17.00 alle 19.00; in conclusione è previsto un momento conviviale con uno speciale aperitivo.
I protagonisti dell'open studio e le loro proposte artistiche

Da sinistra: Juliette Alhmah; Jeanne Barret, travestita da marinaio per girare il mondo, 1816, autore ignoto
Juliette Alhmah
Fotografa, ha conseguito un master in fotografia presso ENS Louis-Lumière di Parigi. Con un approccio documentaristico e plastico, attraverso le sue opere esplora le relazioni umane, l'intimità, le emozioni e la narrazione. Juliette presenta A lucky charm and some good shoes, un progetto incentrato sui viaggi in solitaria delle donne. La ricerca comprende una fase di indagine letteraria e storica, una raccolta di testimonianze e fotografie di donne conosciute a Biella e un video che raccoglie peregrinazioni e pensieri in forma poetica.

Da sinistra: Marco Cassani; Ti amo (fountain)
Marco Cassani
Artista concettuale italiano residente a Bali, dove mantiene il suo studio e ha sviluppato un programma artistico chiamato Kayu-Lucie Fontaine. Attraverso la sua pratica mette in discussione alcuni codici sociali in particolare legati al potere politico e sociale, utilizzando l'arte come "catalizzatore" per creare una nuova comprensione verso la costruzione del valore. Exchange è il progetto che presenterà all’open studio: la sua ricerca indaga l'acqua e la sua distribuzione in relazione alla funzione sociale delle fontane urbane nella tradizione italiana. Nel modo in cui il pubblico italiano e balinese interagiscono con la fontana pubblica e l'acqua in generale, emergono somiglianze spirituali legate alla loro funzione sociale e alla creazione di una memoria collettiva soprattutto per quanto riguarda l'era post pandemia. Il progetto è iniziato con l'installazione dell’opera scultorea Ti Amo (fountain), una fontana dei desideri posizionata nel cortile interno di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo).

Da sinistra: Shaima Hamad; allestimento Pomegranate Farewell e Bread Without Borders
Shaima Hamad
Artista visiva e performativa, laureata in giurisprudenza, vive e lavora a Ramallah, in Palestina. La sua ricerca si concentra sulla conoscenza della cucina tradizionale palestinese; tramite la performance e l'arte culinaria l’artista documenta le usanze e conserva le storie del cibo della sua tradizione. Il progetto che presenterà si articola in due parti: Pomegranate Farewell e Bread Without Borders. Nella prima opera l'artista si domanda cosa ci sia in comune tra i paesi del Mediterraneo e ne ripercorre alcune somiglianze attraverso una narrazione incentrata sul simbolismo del melograno. Nella seconda opera esplora il rapporto personale e privato con la pianta di Topinambur (chiamata anche Jerusalem artichoke e Sunchoke), intrecciando elementi di diversi contesti, fattori temporali e politici che sono racchiusi nella storia della pianta.

Da sinistra: Ginevra Naldini e Marco Isaias Bertoglio; Sound-Walk, Micro-geography of Engagements and Sound-Movement Installation
Ginevra Naldini e Marco Isaias Bertoglio
Ginevra e Marco sviluppano una ricerca a quattro mani a partire dal corpo e dai sensi umani come strumenti attivi di indagine. Ginevra è un'artista-attivista-ricercatrice che lavora nei campi dell'housing, degli studi urbani e di gentrificazione, della pedagogia radicale, dell'ascolto come pratica di apprendimento e dell'analisi del paesaggio sonoro. Isaias è un artista-ricercatore che lavora nel campo del suono e del suo rapporto con l'ambiente, i suoi processi rituali e le politiche dell'ecologia acustica. Sound-Walk, Micro-geography of Engagements and Sound-Movement Installation è una installazione sonora che vuole rievocare acusticamente una passeggiata attraverso l'Est-Urbano di Biella e i suoi edifici industriali dismessi; la città viene percepita come esperienza corporea, il camminare come rituale per rendere collettive decisioni future. Questo vuole tradursi in una micro-geografia di impegni attivi nella formulazione di futuri alternativi per questo paesaggio.

Da sinistra: Andréa Spartà; PluieSoleil I
Andréa Spartà
Vive e lavora a Parigi. Ha studiato musica sperimentale e concreta al Conservatoire de Chalon S/Saône e arte all'ENSA Dijon. Il suo lavoro, principalmente scultoreo, vuole evocare gli elementi che ci circondano, immagini comuni a tutti e oggetti della società. Spartà attraverso la sua pratica artistica interiorizza e restituisce questo immaginario filtrato dalla sua percezione. Nel suo progetto Weather Report, attraverso una serie di installazioni, sculture e disegni, lavora ad una ricerca che utilizza il metodo di raccolta dati del tempo meteorologico applicandolo alla sua esperienza di osservazione della quotidianità e della vita sociale del territorio biellese durante le sue settimane di residenza.