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Alla scoperta di Let Eat Bi – La cultura gastronomica delle valli biellesi con la ricetta dell'Azienda Agricola Pralba

Continua su Eco di Biella la rubrica "Locale, naturale, stagionale by Let Eat Bi", che mette in luce per tutto l'anno le produttrici e i produttori del mercatino, proponendo anche ricette e approfondimenti su temi ambientali e legati al mondo del cibo e dell'agricoltura. Ecco l'ultimo contenuto posto sotto i riflettori: una ricetta che si basa sulle eccellenze di alcuni produttori partner di Let Eat Bi, come il riso della Cascina Angiolina e il maccagno dell'Azienda Agricola Pralba.

Nutrimento

La ricetta della settimana vuole celebrare l’abbondanza delle piante spontanee commestibili primaverili e la cultura gastronomica delle valli biellesi: un risotto alle ortiche e macagn, la cui ricetta è stata condivisa dall’Azienda Agricola Pralba di Pettinengo. Ingredienti per 4 porzioni: 300 g di riso di Cascina Angiolina; olio extra vergine di oliva q.b.; 1,5 litri di brodo vegetale (con cipolla, carota e sedano); ortiche a piacere; Macagn dell’azienda agricola Pralba; Burro di cascina q.b. Passiamo alla preparazione: innanzitutto occorre cuocere le ortiche per qualche minuto in acqua bollente per poi frullarle in modo da ottenere un composto cremoso; a seguire bisogna far rosolare il riso nell’olio o burro e aggiungere il brodo preparato precedentemente e il composto di ortiche. Una volta che il riso è cotto aggiungere il macagn a piacere e mescolare fino a quando sarà completamente sciolto; infine, mantecare con burro di cascina e servire caldo.


Il maccagno è un formaggio d’alpeggio che racconta le valli del Biellese forse più di ogni altro. Prodotto con latte crudo intero di vacca, secondo antiche tecniche tramandate di generazione in generazione, questo formaggio custodisce un legame profondo con il territorio e con le stagioni. La sua caratteristica più distintiva è la lavorazione immediata dopo ogni mungitura, un metodo che probabilmente affonda le radici nella necessità di sfruttare il calore naturale del latte appena munto, ancora a 37°C. Inserito tra i Presìdi Slow Food, il maccagno non è solo un'eccellenza gastronomica, ma un baluardo culturale: rappresenta la resistenza della montagna contro l'omologazione del gusto e il valore della biodiversità casearia. Il latte crudo ne esalta la vitalità, offrendo un’espressione autentica della microflora locale e rendendo ogni forma unica e irripetibile.

Francesca Castagnetti
Pubblicazione
06.05.25
Scritto da
redazione