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Tra mirtilli ed erbe spontanee: l’universo sostenibile di Carola D’Amico
Botanica di formazione e artigiana per passione, Carola D’Amico è una delle presenze più originali del mercatino di Let Eat Bi. Con la sua Azienda Agricola coltiva mirtilli in modo naturale e raccoglie erbe spontanee; parallelamente, porta avanti “I Fiori degli Elfi”, una seconda attività artigianale in cui trasforma fiori, rametti e piante del suo giardino in candele, ghirlande e gioielli botanici. Due realtà complementari, nate dallo stesso amore per la natura e unite dal desiderio di bellezza sostenibile.
“Ho fatto mille cose in mille posti diversi. Ma tutto è sempre tornato alle piante”. Carola D’Amico racconta la sua storia con l’entusiasmo di chi ha scelto una via coerente con il proprio sentire. Dopo una formazione in Scienze Naturali e anni da ricercatrice in Sudafrica, è tornata a Biella per piantare radici – letteralmente – in un campo dove prima c’era solo prato. Nasce così la sua Azienda Agricola, con un protagonista chiaro: il mirtillo.
“Ho scelto di dedicarmi ai mirtilli perché sono un frutto straordinario: rustico, adattabile, pieno di proprietà benefiche. Ma soprattutto perché possono essere coltivati in modo completamente naturale, senza forzature”, spiega. Il suo campo è privo di trattamenti chimici, e la raccolta avviene rigorosamente a mano. “Coltivare mirtilli è un gesto di pazienza. Devi rispettarne i ritmi, accettare che ogni stagione è diversa. Ma quando arrivano i primi frutti, capisci che ne è valsa la pena”. Al mercatino di Let Eat Bi, il suo banco si riconosce subito: cassette colme di mirtilli profumati e piccole creazioni floreali.
Infatti, negli ultimi anni, Carola ha affiancato alla produzione agricola una linea di “artigianato vegetale”. Dopo aver dovuto ridurre il lavoro nei campi per motivi di salute, ha dato vita al progetto “I Fiori degli Elfi”, dove le erbe spontanee e i fiori essiccati diventano candele in cera di soia, ghirlande e gioielli botanici. “Quando non riuscivo più a lavorare la terra, le mani hanno continuato a creare. È stato un modo per non fermarmi, per restare in contatto con la natura”.
Il filo conduttore rimane lo stesso: autenticità, rispetto per i cicli naturali, cura. “Per me Let Eat Bi è uno spazio che unisce: tra i produttori c’è uno scambio vero, e con chi compra si crea un rapporto che va oltre la vendita”. Partecipare al mercatino, per Carola, significa far parte di una comunità che condivide visioni e valori, ma anche poter educare a un diverso sguardo sulle cose. “Un mazzo di fiori secchi, una candela naturale, un cestino di mirtilli: dietro c’è una storia, un lavoro, un mondo. E poter raccontarlo fa la differenza”. Con le sue mani e il suo cuore, Carola costruisce ogni giorno un piccolo universo di bellezza consapevole. E lo porta con sé, ogni settimana, nei cortili di Cittadellarte.