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"Copas para Cuba", quando la sostenibilità passa anche dalle coppette mestruali
L'ambasciata Rebirth/Terzo Paradiso di Cuba - nella figure di Laura Salas Redondo e Mavis De La Colina insieme ad altri membri - ha lanciato un'iniziativa inclusiva ed etica nel contesto dello Stato insulare nell'America Centrale che mira ad abbattere barriere sociali sull'intimità femminile a partire da un progetto incentrato sulle coppette mestruali.
Terzo paradiso


È stata data importanza anche ai contenitori delle coppette: realizzati da un'artista cubana, sono esteticamente diversi tra loro e creati con materiali di riciclo. Non solo, a ogni persona che riceve la coppa mestruale viene consegnato un foglietto illustrativo realizzato con carta riciclata - o un qr code - che spiega nel dettaglio come utilizzare il prodotto. Come specificato da Laura e Mavis, il processo di conoscenza non è semplice: “È complesso - hanno sottolineato - affrontare argomenti così personali con estranei, ma nei nostri incontri, che organizziamo sempre con poche persone per consentire più intimità, i risultati sono sorprendenti: dopo una timidezza iniziale, i partecipanti riescono ad aprirsi e si crea empatia fra loro. Diamo poi molto peso anche al linguaggio da utilizzare per poter essere sempre rispettosi”. In questi confronti, infatti, gli organizzatori non si limitano a spiegare come utilizzare a livello logistico le coppette o a illustrarne i benefici ambientali rispetto agli assorbenti, ma generano un dialogo collettivo tra i presenti su temi spesso considerati tabù. L'inclusività, inoltre, passa poi da un gruppo eterogeneo di persone coinvolte: l'ambasciata Rebirth/Terzo Paradiso sta proponendo i workshop inclusivi anche a scuole o a soggetti con disabilità, come i non udenti. “Abbiamo scoperto - hanno affermato - che la parola ‘coppetta’ nel linguaggio dei segni spagnolo non esiste. Questo fa comprendere quanta strada si debba ancora percorrere”. Negli ultimi mesi il progetto è andato avanti e sono centinaia le persone che hanno deciso di utilizzare la coppetta mestruale. “Copas para Cuba - hanno concluso Mavis e Laura - non è solo una nostra iniziativa, ma è un progetto di tutti e per tutti. Anche in quest'ottica, lavoreremo per tessere una rete sempre più fitta di collaborazioni affinché possa svilupparsi sempre più, anche perché a Cuba le coppette, oltre a essere costose, non sono ancora abbastanza diffuse”.
Di seguito l'infografica del progetto.











