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"La forma dell'abbraccio": l'Istituto Comprensivo di Druento celebra la Pace Preventiva

Il 16 maggio 2025, in occasione della "Giornata Internazionale del vivere insieme in pace", nelle scuole dell’Istituto Comprensivo di Druento è stata realizzata una performance ispirata al simbolo trinamico che ha visto protagoniste le nuove generazioni. Donatella Tuberga, nelle doppie vesti di docente e ambasciatrice/Rebirth Terzo Paradiso, ha offerto una testimonianza dell'attività: vi proponiamo il suo racconto.

Terzo paradiso

Le future generazioni hanno davanti ai loro occhi una realtà molto complessa da capire. Nel mondo si vedono contraddizioni evidenti: conflitti, disuguaglianze, sofferenze, distruzioni e sembra non esserci via d’uscita. In questo tempo più che mai, la scuola deve impegnarsi ed essere un’opportunità di cambiamento, deve essere il luogo fisico e di relazioni che propone riflessioni, che stimola azioni concrete trasformative. L’Istituto Comprensivo di Druento (TO) si muove in questa direzione e continua il suo percorso per essere motore di cambiamento e lo vuole fare attraverso l’arte.

L’arte è un potente strumento sociale per raccontare, superare i conflitti, dichiararsi, partecipare e rispondere alle sfide della contemporaneità. Il pensiero dell’artista Michelangelo Pistoletto con il suo simbolo trinamico e con il concetto di Pace Preventiva richiama all’armonia, all’equilibrio, alla bellezza e all’incontro creativo e non distruttivo. Proprio partendo dalla formula della creazione Io+tu=noi, l’io e il tu possono intraprendere un percorso trasformativo.

Il progetto è partito da questa intenzione: riflettere sulla genesi dell’amore, sul primo gesto di contatto e incontro con l’altro da sé, che abbiamo individuato essere l’abbraccio. La madre abbraccia il figlioletto nato e lo avvolge nella protezione delle sue braccia, il saluto per accogliere è un abbraccio, non servono parole, il gesto comunica, l’abbraccio consola, conforta, diventa scambio conoscenza e intimità tra l’io e il tu.

Con le studentesse e gli studenti abbiamo immaginato il segno grafico dell’abbraccio, la sua forma, volendolo tracciare sulla carta per vederlo e immaginarlo prima di compierlo, così abbiamo ripetuto la gestualità fino a comprenderne le sue parti. Quella gestualità l’abbiamo scomposta in cinque fasi che abbiamo vissuto nella ripetizione del gesto fino poi a ricomporre una Forma dell'abbraccio in modo consapevole. Sono cinque le fasi che abbiamo individuato e narrato.

Fase 1, l'individualità: l'io e il tu esistono nello spazio e nel tempo, si muovono, ma non si incontrano. Fase 2, l'incontro: ad un certo momento l'io e il tu si notano, si accorgono di appartenere allo stesso spazio e allo stesso tempo, si guardano e si "tendono verso". Fase 3, la trasformazione; l'io e il tu sperimentano l’avvicinamento, la ricerca di contatto, un linguaggio comune, il modificarsi per intendersi. Fase 4, la contemplazione: il contatto genera il noi nella Forma dell’Abbraccio, l’immobilità nel gesto creato che ispira intesa, amore, speranza, benessere, bellezza nello spazio e nel tempo di Pace. Fase 5, la saggezza del ritorno: l'io e il tu sciolgono l’abbraccio e sono consapevoli l’uno dell’altro; il noi è “tracciato”, è l’umanità, un grande cerchio modellato all’abbraccio e dall’abbraccio. Il ritorno ad essere io e tu è ora una dimensione saggia; una spirale dinamica che raccoglie il fuori e lo porta dentro.

Il 16 maggio 2025, per la Giornata Internazionale del vivere insieme in pace, nelle scuole dell’Istituto Comprensivo di Druento abbiamo realizzato le performance delle cinque fasi e successivamente le abbiamo ricomposte nella narrazione per intero in un video. Il filmato emozionale è il manuale d’istruzione per realizzare ancora - e da parte di chiunque - la performance de La forma dell'abbraccio; in questo modo si diventa consapevoli dell’altro e si comprende il benessere che tale gesto genera. Lo scopo è vivere intensamente l’abbraccio, per richiamarlo quando è necessario come gesto che si apre alla pace, la Pace Preventiva. Possiamo affermare che con questo lavoro le studentesse, gli studenti e i docenti tutti, diventano divulgatori di pace, ambasciatori del Terzo Paradiso perché La forma dell’abbraccio abita la Pace Preventiva e con questo gesto collettivo si fa del bene all’umanità.

Donatella Tuberga
Pubblicazione
01.07.25