Cosa possiamo
aiutarti a trovare?
Ricerche suggerite

Torna al Journal
"Degustiamo l’arcobaleno", ad Aquileia un laboratorio per bambini tra Terzo Paradiso e Agenda 2030
Nel contesto del festival “Non siamo Atlantide – Tasselli di Sostenibilità” in programma il 24 e il 25 settembre nel comune in provincia di Udine, si terrà un workshop rivolto a un target di giovani curato dall'ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Daniela Di Gennaro. L'appuntamento, a partecipazione gratuita, si pone come laboratorio espressivo per parlare, con il linguaggio dell’arte, dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, quello relativo alla parità di genere.
Terzo paradiso
Sulla scia delle tematiche chiave della rassegna, nel programma è inserito anche un laboratorio gratuito ispirato e dedicato al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Si tratta di Degustiamo l’arcobaleno, un'attività per bambini e ragazzi prevista per domenica 25 settembre alle ore 10 presso la Piazza Patriarcato di Aquileia. Il workshop espressivo e creativo, curato dall'ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Daniela Di Gennaro e organizzato dalla Proloco di Aquileia, è teso ad approfondire e mettere in luce tra le nuove generazioni e con il linguaggio dell’arte l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030. “Attraverso l’immagine dell’arcobaleno e del simbolo del Terzo Paradiso - ha anticipato così i contenuti Daniela - i bambini si divertono con le sfumature di ogni colore, degustando, nel vero senso della parola, i colori che compongono l’arcobaleno per poi tradurre graficamente con i pastelli le sensazioni, i pensieri e i desideri che emergono durante ogni esperienza. Le bevande colorate sono composte da acqua e coloranti alimentari. I bambini, sperimentando con le sfumature arcobaleno, realizzano un nuovo simbolo che fa capire loro che l’uomo e la donna, per quanto possano essere distanti, sono sullo stesso livello e dovrebbero godere degli stessi diritti. Nell’immagine che i bambini creano - ha concluso l'ambasciatrice - i due simboli opposti di maschio e femmina, sono distanti ma uniti da sfumature delicate e non da confini netti. Bambini, il lavoro ve lo portate a casa, ve la immaginate la vostra pipì dopo la degustazione?”.