Un ritorno carico di significati quello di Michelangelo Pistoletto nel Salento, luogo che negli anni ha più volte accolto il suo lavoro e le sue visioni. Infatti, dal 20 dicembre 2025 al 9 marzo 2026, il Museo Castromediano di Lecce presenterà un nuovo progetto dedicato a due opere emblematiche del maestro: Love Difference – Mar Mediterraneo e un Labirinto reinterpretato site-specific per gli spazi del museo, che nasconderà al suo interno un reperto archeologico della collezione permanente. L’iniziativa è promossa dall’Istituto di Culture Mediterranee e dal Polo biblio-museale di Lecce, con il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia, e curata da Raffaela Zizzari, ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso.

L’inaugurazione, prevista per il 20 dicembre alle ore 11.00, sarà anticipata da un talk pubblico con Beatrice Merz (Fondazione Merz, Torino), Luigi De Luca (Direttore del Museo Castromediano), Paolo Paticchio (Presidente dell’Istituto di Culture Mediterranee) e la stessa curatrice Raffaela Zizzari. A introdurre e moderare sarà Lorenzo Madaro, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera.

Un dialogo radicato nel territorio

Il legame tra Pistoletto e il Salento ha radici profonde. Già nel 2007, infatti, il progetto Love Difference fu protagonista di un allestimento partecipativo al Castello di Acaya. Nel 2015, invece, una grande mostra al Castello di Gallipoli ripercorse i cicli principali dell’artista; mentre nel 2018 La Venere degli stracci tornò nello stesso luogo dopo aver accolto migliaia di visitatori a Lecce nel 2020, in occasione della riapertura del Museo Castromediano.

La nuova esposizione rafforza questo percorso, trasformando il Museo leccese in un luogo di confronto sul Mediterraneo come spazio di relazioni, tensioni e possibilità. Love Difference, movimento fondato da Pistoletto nei primi anni Duemila, torna dunque in Salento come strumento critico per interrogare appartenenze, confini e responsabilità culturali condivise.

Le opere in mostra

Love Difference – Mar Mediterraneo (2003–2005) è un grande tavolo specchiante che ricalca la forma del mare nostrum, circondato da sedie provenienti dai 22 paesi che vi si affacciano. Un’immagine concreta di un micro-parlamento culturale di pace, che invita al dialogo e allo scambio.

Il Labirinto, ripensato appositamente per il Museo Castromediano, diventa un percorso di deviazioni e scelte: una metafora dei sentieri individuali e collettivi che modellano le nostre esistenze. Al centro, una teca accoglie un’olla della fine del V secolo a.C., parte delle collezioni archeologiche del museo. Il reperto dialoga con la forma del simbolo del Terzo Paradiso, intrecciando tempi diversi in un’unica spirale di significati.

L’allestimento, curato da Orione Srl, punta su un’impostazione essenziale e meditativa, pensata per favorire un’esperienza di attraversamento più che di contemplazione.

Un progetto nel segno del Rebirth-Day

La mostra si inserisce nelle attività del Rebirth-Day, la giornata mondiale ideata da Michelangelo Pistoletto e celebrata ogni anno il 21 dicembre. Un appuntamento dedicato alla rinascita e al principio del Terzo Paradiso, che invita a ricomporre natura e artificio, passato e futuro, attraverso una responsabilità collettiva.

Museo Castromediano
Viale Gallipoli 31, Lecce.

Informazioni di visita.
Aperto dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 20.00.

Nei mesi invernali, alla visita nei Paesaggi Archeologici che ha luogo dalle 17.00 alle 18.00, si aggiunge, a seguire dalle 18.00 alle 19.00, quella dei Paesaggi d'Arte della Pinacoteca Antonio Cassiano. 

Previa prenotazione, telefonando al n. 0832 373572 o scrivendo a museocastromediano.lecce@regione.puglia.it, ogni venerdì, sarà possibile essere accompagnati, a cura degli archeologi e degli storici dell'arte del Museo, in una visita guidata gratuita negli spazi del Castromediano.