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Pedalando per il Terzo Paradiso #4 – Portare la sostenibilità in Europa con un simbolo
Continua il racconto del viaggio all'insegna della sostenibilità compiuto dai due ambasciatori Rebirth. Scopriamo, in questo episodio, come hanno portato i principi del Terzo Paradiso nel loro percorso, con un focus su due "oper-azioni" collettive a Mannheim e Rotterdam.
Terzo paradiso



In che modo avete portato i principi del Terzo Paradiso nella vostra avventura?
Il viaggio è nato dalla necessità di comunicare il ‘noi’, inteso nel rapporto di coppia - in viaggio lungo un percorso e lungo la vita - e come rete globale di energia, oltre le barriere e i propri limiti razionali.
Questa tipologia di viaggio ci rimette in equilibrio, liberandoci dalle difese della circostanza, rendendoci ovviamente più vulnerabili ma, proprio per questo, più aperti a dare e a ricevere, a creare quindi luoghi e forme di incontro-confronto, tesi allo sviluppo di dinamiche sociali circolari: come la ruota di una bicicletta, si coprono distanze tra un luogo e quello a fianco, quello davanti e quello dietro, quello più avanti, quello più vicino e più lontano.
Portare un Terzo Paradiso ad essere una forma, una performance, una scusa, una scintilla, è stato, giorno per giorno, un motivo di sfida nella comunicazione della ormai imprescindibile necessità di iniziare e portare avanti, tutti insieme, un viaggio comune, verso un futuro condiviso.



Entusiasmanti le performance di Mannheim e Rotterdam, rispettivamente in Germania e Olanda, durante le quali, per la trasparenza e la chiarezza dei nostri non fraintendibili gesti e delle nostre parole (stupendo veicolare, in più lingue, lo stesso senso), in appena 20 minuti, siamo riusciti a coinvolgere decine di persone curiose e disponibili a partecipare al senso del ‘noi’. A Rotterdam abbiamo, addirittura, costruito il segno-simbolo insieme ad una spagnola e ad un francese incontrati per caso! Il possibile si è reso fattibile.
Ci siamo resi conto, una volta di più, che il Terzo Paradiso è facilmente comunicabile e realizzabile, nell’immediato e, quindi, nel prossimo futuro. Basta mettere da parte il protagonismo, innescando meccanismi di confidenza e partecipazione attiva.
Sudore, mani sporche, occhi umidi, pulsazioni a mille, adrenalina creativa.
Il momento più forte e significativo delle performance è stato quello in cui siamo riusciti a raccogliere, nel segno e nell’immagine, a coinvolgere, nell’azione e nella comunicazione, a sperimentare, nella sosta delle percezioni.
Il viaggio si manifesta, come il Terzo Paradiso!