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"Premio Innovazione" di Legambiente, a Rifò la menzione speciale di Cittadellarte

Il 26 novembre, presso l’ADI Design Museum di Milano, sono stati assegnati riconoscimenti a 10 "campioni nazionali dell’innovazione". Tra le realtà premiate figura Rifò, che rigenera fibre pregiate da capi usati e produce filati e abiti a filiera corta: all'azienda è stata destinata la menzione della Fondazione Pistoletto e donata una riproduzione della Mela Reintegrata.

Arte e società

Serre idroponiche intelligenti che coltivano verdure bio a km zero, app che trasformano lo smartphone in un consulente agricolo di precisione o che permettono di prenotare un passaggio condiviso, fibre pregiate rigenerate da capi usati e riportate a nuova vita: sono 4 le storie vincitrici – a cui si aggiungono 6 menzioni speciali della XIX edizione del Premio Innovazione di Legambiente assegnato mercoledì scorso a Milano presso l’ADI Design Museum, promosso in collaborazione con EY Foundation, con la partnership di Erion WEEE, Fassa Bortolo, Fondazione Pistoletto e la media partner della Nuova Ecologia e Innovazione Sociale. Sono 10 i campioni nazionali che ben raccontano storie di start up di vocazione ambientale e sociale, spin off universitari e aziendali e piccole e medie imprese, mostrando un futuro già alla portata: quello in cui l’innovazione si integra con la sostenibilità, generando benefici tangibili per la transizione ecologica del Belpaese. A livello regionale, la Toscana e la Lombardia sono le regioni con più realtà premiate, rispettivamente 3 a testa (tra vincitori e menzioni speciali), seguite da Emilia-Romagna (2), Piemonte e Trentino-Alto-Adige, quest’ultime rispettivamente con una realtà a testa.

I vincitori
Per la
categoria Mobilità urbana sostenibile, emerge la Lombardia con Wayla S.r.l., startup di Milano, prima in Italia a introdurre il van-pooling urbano: tramite app gli utenti possono prenotare una corsa in minibus (prevalentemente elettrici), creando percorsi dinamici che raggruppano passeggeri. Una soluzione scalabile, alternativa all’auto privata, che in meno di un anno ha superato i 60mila utenti, consentendo una riduzione delle emissioni di CO₂ fino al 90%. Sempre in Lombardia, per la categoria Vivere Smart, ha vinto Tomato+ S.r.l di Borgosatollo (BS), che sviluppa serre idroponiche intelligenti per coltivare verdure bio a Km zero durante tutto l’anno, controllate da sistemi di AI e basate su cialde compostabili; queste serre riducono fino al 90% il consumo d’acqua, eliminano pesticidi e trasporti e favoriscono modelli di economia circolare. Altra regione premiata la Toscana, distintasi con due realtà di eccellenza. Per la categoria Agricoltura e filiere agro-alimentari, vince Agrobit S.r.l. di Firenze, creatrice di iAgro: app di agricoltura di precisione che grazie a IA e visione artificiale, trasforma lo smartphone in strumento di analisi delle colture arboree, fornendo indicazioni per ottimizzare irrigazione, trattamenti e fertilizzazione, riducendo fino al 40% acqua e agrofarmaci e migliorando sostenibilità e resilienza climatica. Per l’economia circolare svetta Rifò S.r.l, PMI innovativa e società benefit di Prato che – integrando anche progetti di inclusione sociale - rigenera fibre pregiate (lana, cashmere, denim, cotone) da capi usati e produce filati e abiti a filiera corta, contrastando fast fashion e sprechi e riducendo fino all’80% consumi di acqua, energia e sostanze chimiche.

A Rifò la menzione speciale di Cittadellarte
Rifò ha ricevuto la menzione speciale di Cittadellarte: Giacomo Bassmaji, coordinatore Opera Demopratica Friuli Venezia Giulia e ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso, ha consegnato a Niccolò Cipriani, AD di Rifò, il premio, che consisteva in un'opera ispirata alla Mela Reintegrata di Michelangelo Pistoletto. "È con grande piacere che Cittadellarte - queste le parole di Bassmaji all'evento - rivolge una speciale menzione a Rifò in occasione del Premio Innovazione Legambiente. Questo riconoscimento non celebra soltanto l’eccellenza di un’azienda, ma mette in luce il valore di un percorso condiviso di successo. La menzione è concordata con Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, e Olga Pirazzi, che dirige Fashion B.E.S.T.". Bassmaji ha poi messo in luce cosa si cela dietro la scelta del tipo di riconoscimento: "Il premio consegnato oggi, la Mela Reintegrata di Pistoletto, è più di un simbolo. È un invito. Con i suoi otto metri d’altezza e le graffe che ricuciono il morso della mela, questa grande scultura posta di fronte alla Stazione Centrale di Milano ci ricorda la necessità di sanare la frattura tra essere umano e natura. Rifò, con il suo impegno nella rigenerazione dei materiali e nell’economia circolare, incarna esattamente questo gesto di ricucitura. Per questo siamo felici di condividere il cammino di Fashion B.E.S.T. con realtà come Rifò, che trasformano la visione in azione concreta e mostrano come la moda possa davvero essere un motore di cambiamento culturale e ambientale. Complimenti a Rifò - ha aggiunto - per questo riconoscimento, e grazie per contribuire ogni giorno a reintegrare, con intelligenza e coraggio, ciò che nel nostro rapporto con il pianeta deve essere ricucito".

Le riflessioni del direttore di Cittadellarte
In occasione della consegna del premio a Rifò, è stato anche proiettato un video di
Paolo Naldini, che è intervenuto sul riconoscimento: "Viviamo nell'epoca della rigenerazione. Se per secoli abbiamo perseguito, e anche spesso con notevole successo, il concetto della conquista, oggi è il tempo della cura. Ed è per questo - ha affermato il direttore di Cittadellarte - che abbiamo accolto con grande favore la premiazione dell'azienda Rifò, perché costituisce uno splendido esempio di come maggiore ecologia possa portare a maggiore economia. Come nel ripensare e nel rifare ciò che abbiamo fatto e pensato in passato, possiamo non soltanto migliorare e imparare dai nostri errori, ma anche generare altrettanta prosperità. È come se volessimo ricordarci - ha sottolineato - che non soltanto la distruzione e la guerra portano economia, ma forse ancora di più la creazione e la cura". Anche Naldini si è focalizzato sul premio: "Nell'epoca della cura abbiamo scelto un'opera di Pistoletto per definire questa menzione, con un oggetto consegnato ai vincitori che è ispirato alla sua opera 'La Mela Reintegrata'. Racconta di come la mela che costituisce il mondo e la natura siano stati da noi morsi per la nostra approccio rispetto al nostro pianeta. Ma questo morso non rimane nella visione che Pistoletto propone, non rimane staccato e tolto, ma viene reintegrato nella totalità della mela stessa. E per essere reintegrato ci vuole un esercizio di visione, ma ci vuole anche un esercizio di tecnologia, di intelligenza artificiale, cioè umana, ma ispirata alla nostra grande capacità tecnica, di ricucire il morso che abbiamo staccato e reintegrarlo nella mela reintegrata. Questo è il simbolo - ha concluso Paolo Naldini - della nostra epoca ed è per questo che pensiamo che sia il giusto e appropriato per questo premio".

La voce del direttore di Legambiente
L’Italia, anche in questa edizione del Premio, si conferma culla delle innovazioni per la sostenibilità ambientale - ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. Le esperienze premiate, le cui categorie sono in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, dimostrano come la sostenibilità sia un valore ma anche un’opportunità per lo sviluppo economico e sociale, indirizzando il Paese verso un futuro improntato all’economia circolare. Dalla riduzione dei rifiuti agli effetti positivi su aria, acqua, suolo, territorio e biodiversità, fino ai benefici concreti per la qualità della vita delle comunità locali: i risultati di queste buone pratiche sono tangibili. Molte di queste iniziative, spesso guidate da giovani generazioni, testimoniano un approccio innovativo e lungimirante. L’auspicio è che possano ispirare nuove storie di transizione ecologica in Italia".


Crediti immagini di copertina: Legambiente (Daniele Faverzani).
Pubblicazione
28.11.25