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Sguardi al cielo dalla Val Ferret: il Terzo Paradiso tra arte, scienza e spiritualità
Quando il cielo diventa piattaforma di memoria, controllo e visione futura: l’intelligenza artificiale e la conquista dello spazio saranno al centro dell’incontro in programma il 2 agosto alle ore 11 presso Les Maisons de Judith. Sarà proposto un dialogo interdisciplinare - promosso da Glorianda Cipolla e moderato da Fortunato D’Amico - che vedrà come relatori Michelangelo Pistoletto, Roberto Battiston, Don Luca Peyron e Fabio Grimaldi.
Per il quarto anno consecutivo, la Val Ferret ospita un incontro dedicato al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, all’interno di un appuntamento annuale che intreccia arte, pensiero e territorio. L’installazione del segno trinamico, collocata davanti alle Les Maisons de Judith, spazio di riflessione e accoglienza promosso da Glorianda Cipolla (fondatrice dell’associazione Monte Bianco Montagna Sacra e ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso), costituisce il fulcro simbolico dell’evento, stimolando un confronto aperto tra discipline e visioni. Il dibattito, in programma il 2 agosto alle ore 11, sarà moderato da Fortunato D’Amico (curatore e saggista, attivo nei campi dell’arte contemporanea, del design e della sostenibilità, promotore di progetti interdisciplinari tra scienza, filosofia e creatività) e vedrà la partecipazione del maestro, di Roberto Battiston (fisico, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa, esperto di dinamiche orbitali e intelligenza artificiale), di Don Luca Peyron (giurista e teologo che si occupa del rapporto tra scienza, fede e tecnologia con uno sguardo particolare al cielo profondo) e di Fabio Grimaldi (fisico, già Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Trento, esperto in raggi cosmici e intelligenza artificiale).
Il tema scelto per l’edizione 2025, Sguardi al cielo, esplora la relazione tra creazione artistica e ricerca scientifica, tra artificio e natura, ponendo l’attenzione sul processo di antropizzazione dello spazio celeste. "L’avvento di tecnologie avanzate - spiegano gli organizzatori - ha infatti trasformato in tempi rapidissimi comportamenti e modelli di vita sulla Terra, ridefinendo il l nostro rapporto con il cosmo". I relatori, attivi in ambiti diversi ma convergenti in questa a comune prospettiva di ricerca, offriranno al pubblico dei presenti punti di vista complementari su questo mutamento epocale, interrogandosi sugli effetti di breve e lungo periodo che la conquista dello spazio esercita sull’immaginario, sull’etica e sull’organizzazione della vita planetaria ma anche su quella spirituale.
"La condizione celeste - viene specificato nell'apposita nota stampa - si configura quindi come piattaforma primaria di elaborazione, comando, estrazione, archiviazione, calcolo, previsione. Ogni forma di conoscenza implica un’interazione con i dispositivi che operano a livello orbitale. L’accesso alle informazioni, la definizione delle emergenze, la localizzazione degli eventi, la classificazione dei corpi, la sorveglianza dei comportamenti, la costruzione dei confini: tutto avviene all’interno di una struttura che parte dal cielo. L’antropizzazione del cielo rappresenta l’elemento centrale per ogni ripensamento della posizione dell’umanità nel proprio tempo e Il futuro non si concepisce senza una ridefinizione della relazione tra terrestre e celeste, spazio aereo e deposito di azione, memoria, previsione".
Nel 2025 l'intelligenza artificiale - altro tema chiave dell'appuntamento - ha attraversato la soglia operativa della sperimentazione e si è diffusa in modo capillare nell’’ambiente sociale, culturale ed economico. "Le interfacce - viene aggiunto - si sono integrate nei gesti quotidiani, nelle strutture istituzionali, nei linguaggi della tecnica, nei meccanismi decisionali. L’ingresso in profondità dei sistemi intelligenti è avvenuto durante una fase di tensione planetaria crescente. Le condizioni di conflitto si sono propagate oltre la dimensione militare. Le strutture ambientali, comunicative, culturali e simboliche sono state inglobate nella logica dell’allerta permanente. In questa nuova condizione, la coscienza individuale e collettiva incontra processi che alterano la continuità delle forme di percezione e dei criteri di interpretazione. L’immaginario spirituale si ricostruisce attraverso nuove topologie. Le domande sull’origine, sulla fine, sull’invisibile e sul potere si formulano in uno spazio che non è simbolico ma strutturale". L’incontro, aperto al dialogo con il pubblico, esporrà il cielo come matrice in cui si intrecciano dunque traiettorie tecnologiche, spirituali, militari, linguistiche, ambientali, economiche, delineando scenari che incidono sul destino futuro della vita sul pianeta.
