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100 buone pratiche a sostegno dell’ambiente: continuano gli incontri de "Il Terzo Paradiso in Laguna di Venezia"
Il 17 dicembre 2021, presso l'Auditorium Cesare De Michelis di M9 - Museo del ‘900, è stato presentato il progetto “Il Terzo Paradiso in Laguna di Venezia” a cura di Alessio Vigni, Silvia Rossetti e dell’artivatore Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore delle ambasciate e degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso. A quasi tre mesi di distanza, il 24 e 25 marzo 2022, e dopo una serie d’incontri con istituti e fondazioni veneziane, l’appuntamento ritorna per evidenziare - insieme agli studenti del Liceo Artistico Michelangelo Guggheneim sedi di Venezia e Mestre e dell’Istituto “F.Algarotti" e dell’Istituto Francesco Morosini -, 100 buone pratiche ambientali che promuovono tematiche relative alla sostenibilità.
“I due motti - esordisce Saverio Teruzzi - de ‘Il Terzo Paradiso in Laguna di Venezia’ sono ‘la politica della Laguna di Venezia è arte ed è partecipativa’ e ‘siamo inclusivi e mai esclusivi’. Anche se il progetto è già iniziato, infatti, accettiamo volentieri i contributi di tutti e siamo disposti a cambiare la rotta laddove ci venga fatto notare quando possiamo migliorare”. Infatti, dall'inizio del progetto ad oggi, si sono aggiunti nuovi partner, come, ad esempio, la Marina Bastianello Gallery, Mare Vivo Veneto, Pensare Globalmente Agire Localmente, Rete Dialogues ed Emotion for Change. L’obbiettivo dell’iniziativa è inoltre quello di creare “una rete che si realizzi - conclude Saverio Teruzzi - su dei processi democratici che vengano avviati in seguito ai nostri interventi. Vorremmo stimolare anche attraverso dei percorsi artistici una serie di iniziative che vogliono essere propositive e positive per la Laguna di Venezia. In quest’ottica, ci piacerebbe che fosse l’amministrazione veneziana stessa a mettere in pratica delle buone azioni basate anche sull’ascolto delle persone. In questo modo si favorirebbe un canale di confronto fra il singolo cittadino e la pubblica amministrazione, ponendo allora le basi della democrazia (o meglio ancora, demopraxia) diretta e partecipativa. Le 100 buone pratiche, infatti, vengono scritte dai cittadini di Venezia stessi, proprio per promuovere il dialogo e un coinvolgimento attivo”.