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A Reggio Emilia inaugura l'opera collettiva "La Bandiera della Pace Preventiva"
Il 7 ottobre, alle ore 18:00, verrà presentata l'installazione allo spazio QU4RANTA9VE in Via Roma 49 alla presenza degli artisti reggiani - e dei curatori Fortunato D'Amico e Giacomo Bassmaji - che hanno collaborato con Michelangelo Pistoletto alla realizzazione della Bandiera. Per l'occasione sarà possibile approfondire i temi legati alla Pace Preventiva e dialogare con i creativi sul significato dei loro lavori.
Arte e società
“Nel 2003, all’indomani della dichiarazione di guerra all’Iraq, l’artista, famoso e celebrato in tutto il mondo, decide di prendere una posizione chiara - così gli organizzatori - contrapponendo all’idea di una guerra preventiva quella della Pace Preventiva. Come scritto da Pistoletto, ‘io stesso, nonostante l'impegno artistico, intellettuale e pratico indirizzato da sempre verso una trasformazione responsabile della società, dovevo fare un ulteriore passo, ancora più deciso ed efficace, per contribuire al cambiamento di questa umanità. È così che nasce il segno del Terzo Paradiso’”.
Il simbolo trinamico è la fusione tra il paradiso naturale in cui l’uomo era perfettamente integrato con la natura e quello artificiale costruito dall’intelligenza umana con la scienza e la tecnologia. Nasce così un Terzo Paradiso (paradiso nell’accezione persiana di ‘giardino protetto’) centrale nel tratto artistico nel quale l’uomo è chiamato ad un ruolo di responsabilità per proteggere questo pianeta e curare la società umana che lo abita.
Come riportato in un nostro precedente articolo, la proposta di realizzare a Reggio Emilia La Bandiera della Pace Preventiva nasce da questi concetti espressi da Pistoletto e sviluppati in città dall’incontro tra Fortunato d’Amico e Giacomo Bassmaji. Sono stati coinvolti, nello specifico, i seguenti artisti reggiani: Anna Baldi, Veronica Barbato, Alessandra Binini, Monica Carrozzi, Antonella De Nisco, Fosco Grisendi, Marino Iotti, Annarita Mantovani, Maria Luisa Montanari, Corrado Tamburini, ai quali è stato chiesto di interpretare liberamente il Terzo Paradiso e la Pace Preventiva con un lavoro su tela bianca di 62,5 x 50 cm. Seguendo alcuni suggerimenti tecnici, le opere risulteranno omogenee e grazie al montaggio formeranno una bandiera di 250 x 150 cm che sarà impreziosita dall’inserimento di un’opera realizzata appositamente da Michelangelo Pistoletto. “Reggio Emilia è la città del Tricolore, medaglia d’oro della Resistenza, da sempre impegnata a diffondere una cultura di pace e accoglienza, qui – affermano D’Amico e Bassmaji - deve nascere un’opera collettiva che rafforzi il legame tra questa città, la sua cultura e i concetti sviluppati negli anni da Michelangelo Pistoletto”.