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Alla scoperta della XXV edizione di Arte al Centro #4 - "The Golden Age" e "Splendore Neolitico"
Negli spazi della Fondazione Pistoletto, domenica 25 giugno, inaugura la nuova edizione della rassegna. Scopriamo alcuni dei contenuti chiave di "Arte al Centro" con un approfondimento - a cura di Gabi Scardi - sull'installazione "The Golden Age" e sulla performance sonora "Splendore Neolitico" di Matteo Nasini.
Arte e società
Il giorno dell’inaugurazione di Arte al Centro, l’installazione costituisce lo scenario della performance sonora Splendore Neolitico. In questo caso Nasini si ispira a un mondo ancestrale. I musicisti usano strumenti in ceramica che l’artista ha creato sulla base di scansioni in 3D di ossa di animali vissuti tra i quarantamila e i trentamila anni fa, all’epoca della comparsa dell’essere umano sulla terra. Il loro suono, evocativo e primordiale, è un invito a ripercorrere all’indietro il cammino della civiltà, fino a un tempo anteriore. L’insieme fa così pensare a come l’atto creativo sia stato, per l’essere umano, un impulso primigenio. Ma traccia anche una correlazione tra il passato preistorico e il futuro, facendo cadere l’idea di linearità temporale a favore di una ciclicità che non si è abituati a pensare.
Il suono degli archeo-strumenti è riattivabile da parte dei visitatori lungo tutto l’arco della mostra, e fruibile grazie a una serie di scranni messi a loro disposizione. La visita a The Golden Age costituisce dunque una situazione atta alla riflessione; un’occasione in cui attivare un pensiero propositivo, progettuale, rispetto al tema del paesaggio troppo spesso interpretato solo come una commodity a disposizione. L’esistenza umana deve potersi svolgere in una delicata reciprocità con il mondo intorno. Solo questo può contribuire a ristabilire il necessario equilibrio.
Gabi Scardi