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"Biennale Architettura 2023", il collettivo DAAR premiato con il Leone D'oro
Il DAAR (composto dagli architetti Alessandro Petti e Sandi Hilal) ha ricevuto il Leone d’oro per la migliore partecipazione alla 18esima Mostra Internazionale di Architettura dal titolo "The Laboratory of the Future" a cura di Lesley Lokko, organizzata dalla Biennale di Venezia. La giuria internazionale ha conferito il premio “per il loro impegno di lunga data teso a un profondo coinvolgimento politico con pratiche architettoniche e di apprendimento della decolonizzazione in Palestina e in Europa”. La Fondazione Pistoletto si unisce simbolicamente alle celebrazioni per il prestigioso riconoscimento: il collettivo si è avvalso di una lunga collaborazione artistica con Unidee Residency Programs e con Cittadellarte.

DAAR Alessandro Petti and Sandi Hila
Ente di Decolonizzazione - Borgo Rizza
18ima Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia,
The laboratory of the Future
Foto di Andrea Avezzù (Courtesy: La Biennale di Venezia).
Cittadellarte, come accennato, si congratula per il premio anche alla luce della collaborazione artistica che da anni la lega ai due membri del collettivo. Il primo ‘capitolo’ è stato scritto nel 2008, quando Alessandro Petti fu uno dei partecipanti al workshop di Cittadellarte/Love Difference, condotto da Ilari Valbonesi (RAM Radio Arte Mobile) nell’ambito del progetto ASTIDE - Art for Social Responsible Transformation and Intercultural Dialogue in Europe. Si passa poi al secondo, nel 2009, quando Alessandro Petti e Sandi Hilal presero parte a Place beyond borders³, un progetto di Cittadellarte visivo e testuale costituito da uno spazio di testimonianza, analisi e approfondimento sul tema delle pratiche artistiche impegnate nei luoghi di conflitto in Medioriente, che si tenne dal 3 luglio 2009 al 7 gennaio 2010; per l'occasione, il 6 e il 7 luglio, Cittadellarte organizzò anche un workshop curato da Judith Wielander e da Juan Esteban Sandoval con Rene Gabri, Ayreen Anastas e lo stesso Alessandro Petti. Place beyond borders, come progetto espositivo curato da Judith Wielander e Love Difference - Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea, fu inoltre una delle mostre proposte alla dodicesima edizione di Arte al Centro, rassegna inaugurata il 3 luglio 2009.
Si passa poi al 2010, quando Sandi Hilal e Alessandro Petti, nell'ambito del progetto per Albissola Marina Albissola-Betlemme. Le mille e una notte, proposero per l'11 giugno una tavola rotonda sui metodi nell'arte contemporanea con Michelangelo Pistoletto, che vide tra i relatori anche Salwa Mikdadi (Storica e curatrice d'arte palestinese-americana), Artway of thinking (gruppo di ricerca attivo nel campo della community-based public art) e gli autori della Scuola di Gomma ad Al-Khan Al-Ahmar a Gerusalemme. Si giunge poi al 2020, quando Sandi Hilal fu per una settimana una dei mentori della residenza di Unidee Residency Programs Pratiche artistiche incorporate in un futuro post-pandemico, che vide 46 partecipanti provenienti da tutto il mondo, impegnati nell'esperienza formativa che si sviluppò in forma fisica e virtuale, portando i residenti a indagare e proporre una propria ricerca sul ruolo delle pratiche d'impegno sociale ai tempi del Covid-19 (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo); Sandi, per l'occasione, curò un seminario ad hoc e, sulla scia delle group critique che i mentori erano tenuti a facilitare, si confrontò coi residenti secondo un format peer-to-peer.
Importante anche la collaborazione tra Cittadellarte e Alessandro Petti e Sandi Hilal nell'ambito del progetto Visible in diverse occasioni. Nel 2014, nel contesto del programma Visible: art as something else presso la Galleria di ERG - ècole supèrior des arts a Bruxelles, e ancora nel 2019, con la nomina nella long list del Visible Award 2019 per il progetto Al Madhafah-The living room di Sandi Hilal. L'occasione più recente da segnalare è datata 26 marzo 2023, quando, presso la sede del municipio del capoluogo piemontese, si è tenuta un’assemblea in forma di parlamento temporaneo curata da Visible in collaborazione con il Polo del ’900, che ha visto come relatore anche Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, co-fondatrice di Visible con la Fondazione Zegna: l'evento, proposto nell’ambito di Biennale Democrazia, ha dato voce a tre ospiti (Valentina Avvantagiato, Bianca Elzenbaumer e Salvatore La Rosa) e ha posto sotto i riflettori altrettanti progetti (Casa delle Agricolture Tullia e Gino, Ente di Decolonizzazione - Borgo Rizza sviluppato proprio da DAAR e Robida); per l'occasione, il pubblico è stato invitato a discutere, assieme ai presenti, su una possibile rete nazionale che connetta le esperienze incentrate sulla trasformazione sociale responsabile attraverso l’arte, proiettandole verso nuove prospettive politiche.
“Se a proposito della Biennale d'Arte del 2022 - ha affermato Paolo Naldini - si sentiva che al latte dei sogni mancava il caglio dell'impegno per la trasformazione della società, questa edizione della Biennale Architettura il caglio ce l'ha! Il Leone d'Oro a Sandi Hilal e Alessandro Petti rappresenta un forte e chiaro segnale che anche nelle istituzioni più consolidate e stratificate abita l'urgenza della trasformazione. Incoraggia e sprona questo premio a DAAR. Festeggiamo - ha concluso - anche in Cittadellarte, in Accademia Unidee e in Unidee Residency Programs, in Visible Project, i mentori, i practitioner, i discussant, gli amici Alessandro e Sandi”.