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"Capolavori", a Roma un talk con Michelangelo Pistoletto e Gianna Nannini
Il Teatro Biblioteca Quarticciolo, in co-realizzazione con Zerynthia, presenta un ciclo di tre incontri che prevedono l'esposizione di un'opera d'arte e un reading dal vivo di scritti degli artisti con presenze diverse per ciascuna sera. Il 4 aprile l'appuntamento sarà dedicato a "Porta rossa" (Il Terzo Paradiso) di Michelangelo Pistoletto e "Mama", scultura vocale, di Gianna Nannini. Per l'occasione, a partire dalle 21, saranno presenti alla serata e dialogheranno tra loro il maestro biellese e la cantautrice senese.
Arte e società


Il prossimo, Capolavoro 2, è in programma per il 4 aprile e vedrà protagonisti Michelangelo Pistoletto e Gianna Nannini: la serata porrà sotto i riflettori, dalle 20 alle 22, Porta rossa (Il Terzo Paradiso) del maestro biellese e Mama, scultura vocale, della cantautrice Senese; alle 21, invece, sarà proposto al pubblico un confronto dei due artisti, che dialogheranno dal vivo. “Porta rossa (Il Terzo Paradiso) - spiegano gli organizzatori - nasce dalla collaborazione artistica tra Gianna Nannini e Michelangelo Pistoletto, esponenti l'una del mondo della musica, l'altro di quello delle arti visive, che fondono due discipline e due linguaggi diversi”. Porta Rossa è stata presentata per la prima volta nello spazio bunKerart di Milano nel 2007, a cura di RAM radioartemobile, in occasione della mostra Suono e Forma - Il Terzo Paradiso. L'opera, quindi, sarà posta in relazione con la ‘scultura vocale’ Mama di Gianna Nannini, che consente al fruitore di vivere un’immersione totale nella voce in modo emozionale. Il 9 maggio si terrà l'ultimo incontro, Capolavoro 3, dedicato a Pallas Athena, 2008, di Jimmie Durham (introduzione di Maria Thereza Alves e lettura di testi di Jimmie Durham con Marco Quaglia, traduzione di Sacha Piersanti).

“Opera d’arte visuale, teatro e periferia sono i dati costitutivi del progetto - ha affermato Valentina Valentini (consulenza culturale del Teatro Biblioteca Quarticciolo) - da cui discendono altri tratti peculiari dell’iniziativa. L’esposizione del capolavoro, ossia di un’opera riconosciuta come apice nella produzione dell’artista, viene sottratta allo spazio convenzionale del museo e della galleria per trovare dimora effimera sul palcoscenico di un teatro. Qui viene messa in scena l’opera plastica che viene invogliata a dialogare con altri linguaggi: con la voce recitante di Carla Tatò, con la “scultura vocale” di Gianna Nannini, con le poesie di Jimmie Durham lette da Marco Quaglia, creando così un atto scenico della durata di 20/30 minuti. Il dialogo o l’interplay (in termini jazzistici) non viene ingaggiato fra l’opera e un altro da sé, ma fra due produzioni diverse dello stesso artista - i pensieri raccolti ne La Perdita del Punto di Vista nel caso di Kounellis e le poesie di Jimmie Durham, mettendo così in luce un aspetto meno conosciuto dell’artista plastico, ma profondamente organico alla sua visione estetica”.