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Da hobby a eccellenza bio: la rinascita di Cascina Angiolina tra mele e riso

Continua su Eco di Biella la rubrica "Locale, naturale, stagionale by Let Eat Bi", che mette in luce per tutto l'anno le produttrici e i produttori del mercatino, proponendo anche ricette e approfondimenti su temi ambientali e legati al mondo del cibo e dell'agricoltura. Riscopriamo l'ultima realtà posta sotto i riflettori: l'azienda agricola Cascina Angiolina.

Scopriamo l’azienda agricola Cascina Angiolina, situata nella piana dell’alto vercellese a Buronzo presso il podere Cascina Bicocca. Il titolare Marco Ducco insieme alla moglie Mariarosa hanno dato il via all’attività nel 2014, dopo un trascorso lavorativo in ambito edile. “Abbiamo iniziato – esordisce Mariarosa – piantando i primi 600 meli, quasi per hobby, ma i risultati si sono rivelati positivi; è nato così il nostro meleto di Roasio che oggi conta circa 1500 piante di 3 tipologie diverse. Le nostre varietà sono particolari perché resistenti alla ticchiolatura e sono più adatte per essere coltivate con il metodo biologico”. Le varietà attualmente presenti sono: Gold Rush, una mela gialla con una buccia ruvida a ‘macchioline’; Dalinette, una qualità rossa croccante e dall’aroma intenso; Opal, un’altra gialla, dolce e croccante che ha la particolarità di non scurirsi. "Si tratta di meli tardivi - aggiunge - e il raccolto avviene ad ottobre. Le nostre mele sono disponibili, al nostro banco al mercatino, solo dal mese in questione in poi e fino ad esaurimento scorte".

L’azienda è certificata biologica dal 2018, anno in cui hanno raccolto il loro primo riso bio, che si è posto come eccellenza nata dopo le mele, ma è diventata la coltivazione primaria. Le terre di famiglia, sempre dedicate al riso, sono state convertite, dopo il periodo necessario, tutte in terreni biologici. Le risaie si trovano tutte nella zona denominata Baraggia Biellese e Vercellese e "sono terre - sottolinea Mariarosa - molto argillose, più difficili da coltivare, ma ricche di elementi nutritivi che danno al prodotto finale caratteristiche uniche. Inoltre le acque che inondano i nostri campi arrivano direttamente dalle Alpi e Prealpi". Come specificato nel sito web dell’azienda, infatti, le risaie sono ubicate in una posizione favorevole per utilizzare il metodo di coltivazione biologica e questo ha permesso fin dall’inizio di produrre in modo sostenibile e senza l’uso di prodotti chimici. Mediante la rotazione e l’avvicendamento delle colture, i sovesci per contenere le infestanti e la semina di leguminose, i terreni vengono arricchiti con le sostanze nutritive indispensabili per far prosperare i raccolti.

Il riso, nello specifico, viene seminato utilizzando il metodo della pacciamatura verde. "Le piane sulle quali si seminerà il riso l’anno prossimo - continua Mariarosa - vengono preparate in questo mese seminando l’erbaio sul quale verrà piantato direttamente il riso. La terra non verrà più toccata da adesso fino al raccolto dell’anno prossimo. Questo permette alla terra di rigenerarsi e ristabilire anche attorno alle risaie una biodiversità che si era persa negli anni". Le varietà di riso prodotte al momento sono il Carnaroli, il Sant’Andrea e il Baldo. "Nel 2021 abbiamo aperto il nostro laboratorio di trasformazione e confezionamento del nostro riso, che tramutiamo anche in farine, e abbiamo una linea di risotti pronti chiamata Risottidea". Sono nati negli anni anche diversi trasformati a base di mele: composte in diversi gusti, mousse e mostarda, fino a succhi, estratti e mele essiccate. "Tutti i nostri prodotti, comprese le gallette e il brodo vegetale, sono certificati biologici - ha concluso Mariarosa - e li potete acquistare al Mercatino Let Eat Bi. Ringraziamo Armona Pistoletto per la possibilità che ci ha dato di vendere al punto vendita di Cittadellarte. Credo che il mercatino settimanale sia un’ottima iniziativa che permette a piccole realtà come la nostra di promuovere prodotti sani e locali e accessibili a tutti".

Pubblicazione
22.09.25
Scritto da
Luca Deias