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"Floating city", nell'Oceano Pacifico sorgerà la prima città galleggiante
Si preannuncia una rivoluzione sociale e architettonica: la "Floating city" si autogestirà dal punto di vista energetico, economico e politico, in un progetto che vedrà nella sostenibilità ambientale uno degli ingredienti portanti del suo sviluppo.
Arte e società
È già stata studiata, inoltre, la struttura che avrà la città: sarà modulare costituita da undici piattaforme quadrate o pentagonali connesse tra loro. Sulle costruzioni in questione, che saranno in cemento armato, verranno realizzati circa 70 edifici che, in un primo momento, potranno ospitare fino a 300 abitanti. Il gran lavoro che si prospetta per ingegneri e architetti sarà dedicato anche alla sostenibilità: il progetto prevede che la novità dia rilevanza all'ambiente e all'ecosistema. Sembra paradossale, per molti, accostare il termine green a una costruzione che molti definirebbero un eco-mostro, ma, almeno, nel futuro della città, si prevede uno sviluppo pro-ambiente. Le novità non finiscono qui: nella "Floating city" sarà in vigore una speciale moneta virtuale, valida esclusivamente per il luogo.
Il progetto prevede una città "completa", con tanto di abitazioni, hotel, attività commerciali e uffici. La particolarità starà anche nella loro autosufficienza, con l'utilizzo di pannelli solari che garantiranno energia pulita. Il costo? La spesa complessiva prevista si aggira intorno ai 167 miliardi di dollari. Per quanto concerne i tempi, sono, ovviamente, lunghi: la Seasteading Institute vi lavora dal 2008, i lavori incominceranno nel 2020 e la città dovrebbe entrare in funzione nel 2040.
Un'onda colorata di innovazione si sta originando nell'Oceano Pacifico: Il mondo è pronto (o quasi) a sperimentare la civiltà/città del futuro.
Photo credit: https://www.seasteading.org/floating-city-project/