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"Il pensiero-arte di Michelangelo Pistoletto: dall’origine dell’umano alla sinterità": all'UPO di Vercelli il nuovo corso di Francesco Monico
Il 19 novembre, presso l'aula magna del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università del Piemonte Orientale, il fondatore di Cittadellarte ha aperto le lezioni del corso curato da Monico, che esplorerà l’opera e la teoria di Michelangelo Pistoletto come “una delle più avanzate e radicali sintesi tra arte, filosofia, spiritualità e conoscenza nella contemporaneità”. Le lezioni saranno chiuse, nuovamente alla presenza del Maestro, il 19 dicembre in un incontro aperto al pubblico.
Sviluppare, nelle studentesse e negli studenti, una visione critica e progettuale dell’arte come “pratica speculativa e relazionale”, uno spazio dove filosofia e creazione coincidono per generare nuove forme di convivenza: è questo uno degli obiettivi chiave de Il pensiero-arte di Michelangelo Pistoletto: dall’origine dell’umano alla sinterità, il nuovo corso di Filosofia dell'Arte interamente tenuto dall’accademico e teorico dell’arte professor Francesco Monico, da diversi anni consulente artistico e culturale del maestro e curatore della sua recente mostra alla Reggia di Monza, ossia UR-RA. Unity of Religions, Responsibility of Art. A rendere l'avvio ancora più significativo e autorevole, va sottolineata la partecipazione dello stesso Pistoletto alla lezione inaugurale, tenutasi mercoledì 19 novembre 2025 presso la Cripta di Sant'Andrea a Vercelli (aula magna del Dipartimento di Studi umanistici UPO); l'appuntamento, aperto anche alla cittadinanza, si è rivelato un successo di pubblico, con la sala gremita in ogni ordine di posto.
Il corso di Francesco Monico, attraverso l’analisi dei nuclei teorici della ricerca di Michelangelo Pistoletto – dai Quadri specchianti alla Formula della Creazione, dal Terzo Paradiso alla Trinamica – affronta l’arte come “atto filosofico” e dispositivo estetico-etico per leggere e trasformare il presente. Il programma tocca temi di stringente attualità, come il dialogo tra umano e intelligenza artificiale (definendo il concetto di “Sinterità”) e la crisi ambientale. La lezione finale, in programma per il 19 dicembre e nuovamente aperta alla cittadinanza, suggellerà l'iniziativa con la seconda partecipazione di Pistoletto: un ultimo “momento centrale” del percorso per confrontarsi con la “genesi viva dell’arte come responsabilità e conoscenza”.
"Il corso che terrò nell’anno accademico 2025-2026 presso UPO è dedicato al pensiero di Michelangelo Pistoletto – ha esordito il professor Francesco Monico – uno dei più straordinari protagonisti dell’arte a cavallo tra il XX e il XXI secolo. L’intento del corso è riconoscere e codificare, in un contesto accademico di alto prestigio, la profondità teorica e la forza visionaria del lavoro di Pistoletto, elaborando gli strumenti concettuali necessari per comprendere la sua portata filosofica e civile. Da tempo – ha aggiunto – sto lavorando insieme a Michelangelo per codificare la grammatica del suo pensiero, una grammatica che questo ciclo di lezioni inserisce nella grande tradizione del dialogo tra filosofia e arte. Il corso sarà quindi un laboratorio condiviso in cui il Maestro, io come docente e gli studenti parteciperemo a un’operazione di codifica, grammatica e ricezione di un pensiero-arte capace di coniugare estetica, etica e società".
"Il corso dedicato al 'pensiero-arte' di Michelangelo Pistoletto – ha commentato il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, professor Menico Rizzi – rappresenta un vero e proprio unicum nell’offerta formativa di UPO che siamo certi possa trovare il favore di iscritte e iscritti e che vogliamo dedicare anche a tutta la cittadinanza. Questo insegnamento non nasce come un tradizionale corso di storia dell’arte; rappresenta, infatti, un percorso interdisciplinare che esplora l’opera del Maestro come un sistema in cui arte, filosofia e società si intrecciano, un’occasione unica e irripetibile per donare a chi seguirà il corso un punto di vista del tutto originale sulla complessità dei tempi che stiamo vivendo e di cui il Maestro Pistoletto è un testimone straordinario".