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Il Terzo Paradiso nella "Fabbrica della Vita": l’opera di Pistoletto nello Schindler’s Arks Memorial Museum

È stato inaugurato il 10 maggio 2025 a Brněnec, in Repubblica Ceca, lo Schindler’s Arks Memorial Museum, istituito nel luogo dove Oskar Schindler salvò la vita a più di 1200 ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Il nuovo museo accoglie installazioni d’arte, mostre, concerti e performance dedicate alla memoria e alla speranza. Tra le opere centrali del progetto figura anche un’installazione site-specific del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: un segno universale di rinascita e responsabilità, oggi chiamato a custodire la memoria dei sopravvissuti.

Terzo paradiso

Ci sono luoghi che sopravvivono al tempo perché custodiscono una scelta. Come quella di Oskar Schindler, ad esempio, che in mezzo al buio dell’Olocausto ha deciso di salvare vite anziché perderle. Nella vecchia fabbrica tessile di Brněnec, ha accolto migliaia di ebrei fingendo di impiegarli nella produzione bellica per sottrarli alla deportazione nei campi di sterminio. Proprio per questo, il suo stabilimento è ricordato come “la fabbrica della vita”. Oggi quello spazio è rinato come Schindler’s Arks Memorial Museum – Museum of Survivors, inaugurato il 10 maggio 2025 con un festival multidisciplinare di due giorni tra musica, arte, teatro e testimonianze. L’iniziativa è stata ideata e guidata da Daniel Low-Beer, erede della famiglia fondatrice della fabbrica, che ha scelto di costruire il museo partendo dalle suggestioni lasciate da centinaia di giovani studenti in visita negli anni, in un processo di ascolto, apertura e co-creazione.

In questo contesto prende forma una scelta emblematica quanto potente: l’inserimento del
Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto come opera permanente del Memoriale. Il simbolo è stato integrato nell’architettura dell’ex fabbrica attraverso un’installazione che utilizza i contenitori in metallo un tempo usati per la lana grezza. Su ciascun cilindro, ora, poggia un disco in cui è inciso il nome di un sopravvissuto, illuminato dall’interno. La luce – in senso fisico e spirituale – restituisce così dignità e presenza ai nomi, trasformando la materia in memoria viva. Una composizione che non solo riflette la visione trinamica del maestro, ma reinterpreta la funzione del Terzo Paradiso come segno attivo di testimonianza e di futuro.

L’installazione è stata realizzata in collaborazione con 
Saverio Teruzzi, coordinatore degli Ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso, e presentata al pubblico nell’ambito della mostra Starting at Zero, curata dai due artisti del Bauhaus Widar Halén Magdalena Droste. Come racconta Teruzzi, “Daniel Low-Beer, fautore dell’iniziativa, dopo aver conosciuto il progetto a Ginevra ed essere venuto in visita a Cittadellarte, ha scelto di inserire il Terzo Paradiso all’interno del Memoriale. Ha accolto il suggerimento di utilizzare contenitori della lana grezza - simili a bossoli di proiettili - sui quali sono stati posti dischi retroilluminati con i nomi dei sopravvissuti".

Teruzzi prosegue, sottolineando il significato profondo di questa presenza:
“A Brněnec, tra le rovine della fabbrica di Schindler, la Fondazione Pistoletto ha tracciato il segno del Terzo Paradiso come gesto di memoria e di futuro. Un omaggio ai sopravvissuti dello Schindler’s Ark, ma anche un atto simbolico rivolto a un’umanità che sappia scegliere la pace preventiva: una pace che si costruisce prima del conflitto, attraverso l’arte, la consapevolezza e la responsabilità. In un tempo che continua a essere segnato da guerre e violenze, abbiamo sentito ancora più urgente il bisogno di affermare, proprio in quel luogo, la possibilità di una rinascita”. Pertanto, la presenza del Terzo Paradiso all’interno di un memoriale della Shoah è la conferma che l’arte, quando assume su di sé la responsabilità della memoria, può diventare ponte tra le generazioni, gesto di pace, riflessione condivisa.

Pubblicazione
01.09.25
Scritto da
Sofia Ricci