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"La proporzione aurea", Pistoletto tra i protagonisti della mostra alla Basilica Palladiana di Vicenza
Dall'1 ottobre al 10 dicembre 2023 sarà proposto un progetto espositivo pensato per offrire una visione delle relazioni tra numeri, bellezza, arte e armonia interpretate da opere inedite, realizzate da maestri di differenti discipline e arti, unita a un percorso didattico studiato su misura per le giovani generazioni. Tra le installazioni poste sotto i riflettori dall'iniziativa figurano anche alcuni lavori di Michelangelo Pistoletto, definito dagli organizzatori come "maestro dell’arte povera, tra gli ultimi rappresentanti della grande stagione delle avanguardie e, a tutt’oggi, uno degli artisti italiani più affermati e conosciuti".
Michelangelo Pistoletto

Crediti immagine: Relazionésimo.
“La mostra - viene aggiunto nella presentazione - rievoca un cantiere d’arte, una bottega rinascimentale portata al nostro tempo. Con un esito finale che è, collettivamente, quella di un’opera d’arte vivente. Un progetto che produce percorsi, nel tempo e nella storia, ma non si esaurisce nella dimensione storica: perché costruisce un gioco di rimandi e riflessi, in cui il pensiero e la ricerca su temi che hanno sempre affascinato l’uomo trovano qui nuova forma, nuova attuazione”. È così che viene data luce “ad artisti ormai storicizzati - si legge nella presentazione della mostra - come Michelangelo Pistoletto, con la sua inesausta ricerca di senso, dalla rilettura dell’uomo vitruviano al Terzo Paradiso realizzato appositamente per Relazionésimo”. Il maestro, definito come uno tra gli ultimi rappresentanti della grande stagione delle avanguardie, sarà infatti uno dei protagonisti del progetto espositivo insieme a Erica Tamborini, Angelo Bonello, Jacopo Gonzato, Fabio Volpi (conosciuto con il nome d’arte di Dies_), Duccio Forzano, Matteo Riva e Luigino Bruni. “Il Terzo Paradiso di Pistoletto - viene sottolineato nella presentazione - un’esperienza immersiva e caleidoscopica, in cui i visitatori vengono riportati alla contemporaneità alla ricerca di nuove proporzioni. Quelle proporzioni che, nell’arte e nella vita, diventano metafora delle buone relazioni e che ci spingono al cuore di un’economia che cerca ordine, equilibrio e un rapporto positivo col mondo”. Come specificato dagli organizzatori, sia nella mostra, incentrata sull’interazione con il visitatore, sia nella sala apposita al piano terra, dove saranno organizzati laboratori didattici sperimentali di approfondimento, sia nei vari convegni giornalieri che si terranno nell’arco della mostra stessa, il fare verrà messo in relazione col vedere e il toccare verrà posto in relazione col sentire. Perché, come spiegato dallo stesso fondatore di Cittadellarte “nel Rinascimento si cercava la proporzione tra le forme estetiche e quelle della vita civile, ma adesso tocca a noi, accogliendo le sfide del nostro tempo, trovare nuove proporzioni”.