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"L'arte è uno dei richiami più forti della società", alla riscoperta del dialogo televisivo tra Michelangelo Pistoletto e Geppi Cucciari
Ieri sera, su Rai 3, è andata in onda una nuova puntata di "Splendida Cornice" che ha visto tra gli ospiti il fondatore di Cittadellarte: il maestro, in collegamento da Napoli, è stato intervistato dalla conduttrice sarda in merito alla Venere degli stracci inaugurata il 6 marzo. “La natura umana - ha affermato Pistoletto - è vita e degrado. Bisogna far sì che questi due fattori si intersechino attraverso la mia opera per diventare armonia, equilibrio e società sana”.
Michelangelo Pistoletto

Geppi Cucciari ha poi posto l'accento sull'aspetto solidale che si cela dietro la ricostruzione: “Era stata avviata una raccolta fondi per ricostruire la Venere dopo l'incendio che l'aveva colpita, ma ha scelto di ricostruirla a sue spese. Per quale ragione?”
“Perché voglio che i soldi - ha risposto il maestro - siano portati verso un beneficio della società, verso una rigenerazione vera. Quindi, attraverso delle istituzioni napoletane, come Altra Napoli, possono essere indirizzati a coloro che ne hanno bisogno”. Pistoletto ha inoltre spiegato come dare fuoco alla Venere sia come dar fuoco alla società, “per cui dobbiamo far sì che ci sia un benessere che tacita questo bisogno di aggredire, di fare fuoco, di far guerra”.

La conduttrice ha poi rivolto lo sguardo agli attacchi all'arte: “Maestro, cosa pensa dei ragazzi ecologisti che imbrattano le opere con la vernice lavabile per accentrare l'attenzione sui disastri ambientali?”. Pistoletto, a questo proposito, ha evidenziato la differenza con il rogo della Venere: “Gli attivisti lo fanno in maniera provocatoria - ha articolato - per far passare dei messaggi. Nel caso dell'incendio della mia opera non c'è stata la volontà di provocare, ma una deficienza di fondo, perché non c'è stato nessuno che abbia detto di aver dato fuoco per una ragione. Quando invece vengono imbrattate le opere d'arte è diverso: viene fatto perché si sa che l'arte è uno dei richiami più forti nella società, è la sensibilità che tocca tutti. Il bisogno di farsi sentire arriva poi a degli estremi che a volte sono incompatibili con l'armonia e la meraviglia dell'opera”. L'intervista è giunta al termine con un approfondimento sul Terzo Paradiso e sull'ultimo libro del maestro, La formula della creazione, edito da Cittadellarte. “È stato un piacere averla con noi. Grazie - ha concluso Geppi Cucciari - per la sua Venere e per i suoi 91 anni di creatività combattente”.