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Make something, buy nothing
Si è appena conclusa una settimana interamente dedicata all’upcycling, ovvero il riciclo creativo. Un movimento globale, la Make Something Week, è stato realizzato da Greenpeace per proporre concretamente un modello di consumo diverso.
Arte e società

Da Berlino a Milano, da Pechino ad Atene passando per Nairobi ed Helsinki, il movimento globale ha coinvolto centinaia di associazioni, professionisti o semplicemente appassionati che hanno messo a disposizione il loro sapere per insegnare agli utenti come tornare ad un approccio pratico e critico. In quanti svariati modi possiamo evitare di comprare scoprendo piacevolmente, invece, capacità manuali atrofizzate che escono fuori, sfruttando anche la creatività? Tantissime, tante quante sono state i workshop organizzati. Ma anche di più.
Frase d’ordine dell’evento è stata “make something, buy nothing”: l’unica regola condivisa da tutti gli eventi è stata, quindi, insegnare competenze facilmente applicabili astenendosi dall’acquisto di nuovi prodotti utilizzando ciò che è già in nostro possesso. A Milano l’evento si è svolto nella giornata del 3 Dicembre, con un workshop di finger knitting, colorazione naturale di tessuti e tessitura ciclabile. Oltre agli eventi, non è mancata la parte social: chiunque abbia avuto un’idea ed un sapere da condividere, ha avuto la possibilità di farlo online sulla pagina del movimento, attraverso l’hashtag #Makesomething. Una celebrazione della creatività a 360 gradi che, attraverso la pratica della condivisione, ha tentato di diffondere il messaggio nella maniera più capillare possibile. Pronti a spingere la vostra creatività per ovviare al problema dell’iper-consumo?
Photo credit: Make Smthng