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“NONUNODIMENO”: quando il Terzo Paradiso diventa educativo e di sostegno
Il 24 marzo 2022 nel contesto di Villa Plinia, la Fondazione Rosa dei Venti onlus ha preso parte al progetto ludico, artistico e curativo rivolto agli studenti dell’Enaip, della sede di Cantù. L’iniziativa, finanziata da Fondazione Con i Bambini e Fondazione Comasca, vuole sostenere la possibilità di creazione di una comunità educante nel territorio comasco, coinvolgendo quindi enti e scuole. Attraverso un’attività di team building e consolidamento delle dinamiche di gruppo gli studenti dell’Enaip hanno rielaborato il simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto.
Arte e società

“Abbiamo portato i ragazzi - ha spiegato Mingarelli - davanti all’opera di Enrico Cazzaniga, che rappresenta il simbolo trinamico. Ho letto loro degli estratti del libro ‘Il Terzo Paradiso’ di Michelangelo Pistoletto, dalle quali sono rimasti molto colpiti. Divisi poi in tre gruppi, hanno riflettuto sui tre cerchi dell'opera e passando attraverso l’analisi di natura, artificio e creazione, abbiamo chiesto loro di creare il proprio simbolo trinamico. Ne sono usciti dei lavori meravigliosi ed emozionanti, che hanno fatto emergere la sensibilità dei ragazzi. I teenager non sono abituati a riflettere su tematiche così importanti, ma, in questo caso, erano molto attenti, propositivi e interessati”. I lavori degli studenti sono stati lo specchio delle loro idee e della loro visione in merito al nostro presente, passato e futuro. In alcuni casi un passato da dimenticare o da non ripetere, un presente povero, talvolta disastroso e disumano ed infine, un futuro colmo di incertezza ma con possibilità di rinascita. Durante la giornata, inoltre, i giovani hanno avuto la possibilità di essere immersi nella natura - Villa Plinia è all’interno di un bosco, ndr - e di sentirsi parte di un gruppo. Lo scopo di NONUNODIMENO, infatti, è anche quello di intraprendere delle attività di team building.

“Penso che il significato del Terzo Paradiso - ha concluso Elisa Mingarelli - possa aiutare molto i ragazzi perché sono presenti concetti per me molto forti e importanti. Non è scontato che una persona si trovi a parlare del passato, del presente e del futuro, ma questo è possibile guardando il simbolo trinamico: è una risorsa enorme, per chiunque, ma soprattutto per i giovani che sono molto critici, sia con loro stessi sia con la realtà che li circonda. Lavorando con gli adolescenti mi fermo sempre a pensare: vedo in loro la brama ed il desiderio di un vero confronto e proprio per questo motivo penso che stiamo portando avanti un progetto meraviglioso, perché nel suo piccolo può aiutare i ragazzi. Riescono infatti a sedersi, riflettere e ad arrivare alla fine del progetto con un respiro completamente nuovo”.