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"Rebirth students change the world", gli studenti biellesi uniti per cambiare il mondo
Oltre 400 alunni di scuole ed età differenti hanno lavorato a un progetto dalla forte impronta ecologica e sostenibile. Domani a Cittadellarte dalle 10 alle 17 saranno esposti i lavori degli scolari, che hanno realizzato vasi in terracotta e alberi naturali e artificiali ispirandosi al Terzo Paradiso.
Educazione
Durante l'anno i responsabili e gli organizzatori del progetto hanno parlato ai ragazzi del Terzo Paradiso, facendoli lavorare ad attività pratiche. Gli studenti, infatti, hanno creato dei vasi in terracotta, che richiamano alla forma del segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto e degli alberi speciali fatti di materiali naturali e artificiali, sistemati in moda da formare proprio un Terzo Paradiso. Una parte delle particolari piante (il primo cerchio) è composta da materiali naturali, con legno, conchiglie, rami, foglie, nocciole, pigne; nell'altro cerchio, quello dell'artificio, gli alberi sono stati realizzati con lattine, tappi, bottigliette di plastica; nel cerchio centrale, dove si incontrano i due elementi, si trovano cassette di frutta, cartone, stoffa e fili, tutti oggetti artificiali ma di "base" naturali.


Giovedì scorso si è tenuta a Cittadellarte l'inaugurazione della mostra dei lavori realizzati dagli alunni, con tanto di performance che li ha visti formare un Terzo Paradiso "umano". Nel corso del pomeriggio sono intervenuti in merito al progetto: Denise De Rocco; Elena Rosina, responsabile della didattica di Cittadellarte; Gabriele Ardizio, insegnante dell'istituto comprensivo di Brusnengo; Anna Arnaldi artista che lavora l'argento e insegna alla scuola media di Graglia; Teresa Citro, vicepreside dell'istituto comprensivo di Brusnengo, Massimiliano Franco, vicepreside del liceo G. & Q. Sella, e Armona Pistoletto. Presente anche Alberto Fontanella, docente dell'IIS Bona che ha partecipato al progetto come volontario.
La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta anche domani dalle 10 alle 17 e mercoledì sarà smantellata.
"Rebirth students change the world è stato un progetto di grande importanza - spiega Elena Rosina - che ha visto collaborare tante persone e scuole di ordini, gradi e paesi diversi. L'installazione è molto bella e lo spazio espositivo nei pressi di Amacarium è il contesto ideale per mettere in luce i lavori. I vasi di terracotta creati erano in vendita - il ricavato servirà a finanziare altri progetti scolastici, ndr - e sono già molti quelli acquistati".