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“Uniti per la pace”: a Cittadellarte un concerto per l’International Day of Peace con l’UNESCO
Il 21 settembre, in occasione della "Giornata Internazionale della Pace", la Fondazione Pistoletto ospiterà il concerto conclusivo del decennale del "Festival Meetings". L'appuntamento, che prevede anche una serie di interventi introduttivi e una video-installazione, si propone come una “sinfonia collettiva” per riaffermare il valore universale della convivenza pacifica. "L’arte esprime i sentimenti - ha sottolineato Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte - e permette di condividerli gli uni con gli altri. Questa possibilità di sentire ciò che gli altri sentono, di vedere il mondo con gli occhi del prossimo, di vibrare per la musica e il canto, è alla base della comprensione tra gli umani e tra gli umani e la natura".
Guerra. Pace. Cimentiamoci nell’immaginare un suono e un contesto per queste parole, così, a bruciapelo: da una parte ci si trova catapultati in mezzo alla violenza, tra frastuoni, stridii, rumori assordanti, esplosioni e boati improvvisi; dall’altra ci troviamo adagiati in un contesto onirico, con melodie leggere, tenui e delicate, ma allo stesso tempo profonde, in grado di condurci verso l’armonia. Oltre i confini delle metafore, domenica della prossima settimana la Fondazione Pistoletto sarà sfondo attivo di un concerto proposto in occasione della Giornata Internazionale della Pace, celebrata il 21 settembre di ogni anno e istituita il 30 novembre 1981 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ecco dunque la pace e la musica viaggiare su binari paralleli.
Il Festival Meetings
Lo show musicale segna una delle tappe chiave deI Festival Meetings, che si articola attraverso una serie di incontri in concerto di realtà musicali, orchestre e cori giovanili, giunto nel 2025 al decennale della sua esistenza. Le sue attività, iniziate nel 2015 su iniziativa di Gigliola Onorato, allora referente della rete SMIM di Milano, e di Michele Fedrigotti, ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso e allora direttore artistico dell'orchestra da camera Milano classica, hanno coinvolto, nel tempo, migliaia di ragazzi, “impegnati - così gli organizzatori - nella musica nell'espressione condivisa dei loro talenti artistici, specialmente musicali, e in una testimonianza attiva di ideali di dignità umana e di qualità dell'educazione”. Un progetto realizzato sempre in relazione con le iniziative dell'iLO (International Labour Organization), l’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), l’iniziativa La Musica contro il lavoro minorile e, in parte, SCREAM (Supporting Child's Rights through Education, the Arts and the Media), oltre a relazionarsi con l’Agenda 2030 e con realtà come la Fondazione Pistoletto. Su questa scia, il ruolo del simbolo trinamico è significativo: “Il Terzo Paradiso rappresenta dal 2017 - viene sottolineato nella presentazione dell’iniziativa - uno dei principali riferimenti ispiratori del Festival”. L'edizione 2025 dell’appuntamento, intitolata Voices Calling for Peace, è promossa ed organizzata da CrescendOrchestra, associazione nata nel 2019, a seguito delle esperienze dei Festival Meetings stessi, la rete SMIM di Milano e ANIMA Vocalensemble, formazione musicale dedita alla promozione della cultura corale e allo sviluppo del senso di comunità. Si continua così “l'impegno ideale di educazione e testimonianza delle giovani generazioni – aggiungono gli organizzatori - nei valori di civiltà, oggi forse più che mai, se possibile, ineludibili, focalizzando l’attenzione sul tema della Pace, della costruzione di un futuro sostenibile basato sul suo valore. Si realizza come un corale richiamo all'attiva costruzione di una cultura di convivenza pacifica”. Da sottolineare il carattere corale del festival: un'orchestra di voci interpretate da realtà e personalità di territori diversi - scuole, enti e associazioni di ogni genere e generazione - che hanno contribuito ad unire la comunità in una "sinfonia collettiva" per i valori della pace. In questo senso, il concerto di domenica 21 suggella la conclusione dell'edizione del decennale del festival Meetings e, al contempo, accogliendo tante significative testimonianze di questo anelito all'umanità, rappresenta anche già un ponte verso la prossima edizione.
La connessione con l’UNESCO
L’8 novembre 2023, a Parigi, Michelangelo Pistoletto presentò all’High Level Ministerial Dialogue on Education for Peace – UNESCO, in una conversazione con Stefania Giannini, UNESCO Assistant Director General for Education, il concetto di Pace Preventiva. Nella stessa conferenza, l’UNESCO introdusse la nuova Raccomandazione sull’educazione alla pace, ai diritti umani e allo sviluppo sostenibile. Il 21 settembre 2024 questa Raccomandazione è stata presentata ufficialmente per la prima volta in Italia a Cittadellarte nella tavola Rotonda UNESCO intitolata Educazione alla Pace Preventiva, proposta in occasione della rassegna Arte al Centro 2024. Su questa scia, a distanza di un anno, Cittadellarte e UNESCO “suonano” nuovamente insieme la pace: il concerto del 21 settembre sarà organizzato in collaborazione con la Rete delle Cattedre UNESCO e rientrerà tra gli eventi proposti nel contesto della Raccomandazione per l'educazione alla pace. Non solo: sarà presentato da ReCUI e Cittadellarte un corso congiunto di educazione alla pace attraverso l’arte - frutto di un protocollo di intesa fra le due realtà - che verrà ufficialmente lanciato a ottobre.
Il programma
L’evento, che si articolerà al Museo del Presente della Fondazione Pistoletto, prenderà il via alle 17 con i saluti istituzionali. Ad aprire le “danze” sarà Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, seguito da Marzio Olivero, sindaco di Biella e Presidente Biella Città Creativa UNESCO, da Sara Gentile, vicesindaco di Biella e assessore a Cultura, rapporti con enti e associazioni culturali, progetti europei, gemellaggi, turismo, Città creativa UNESCO, montagna; da Michelangelo Pistoletto, da Andrea Lenzi, Presidente del CNR e Portavoce della ReCUI - Rete delle Cattedre Unesco Italiane, e Patrizio Bianchi, Former Portavoce della ReCUI; a seguire sarà poi presentato il concerto con l’intervento di Carlo Senatore, Direttore di ANIMA Vocalensemble. Sarà inoltre presente, per l'occasione, Annateresa Rondinella, Coordinator for Commission Institutional Relationships of the Chairs UNESCO - Italy. Si entrerà poi nel vivo dell’evento con il Preludio degli allievi del Corso Suzuki di Cittadellarte e dell’Orchestra della Cattedrale di Ivrea, con tanto di intervento di Antonio Mosca, Fondatore Accademia Suzuki Talent Center. A seguire, spazio alla musica: Mozart, Divertimento n.1 in Re maggiore K136; Vivaldi, Concerto n.4 RV 297 in Fa minore; L’Inverno per violino, archi e continuo di Anais Drago, solista; Migliavacca, Celebre Mazurka Variata; Shostakovich, Waltz n.2; Rossini, La Danza; Piazzolla (arrangiamento di Tedesco), ASTORtime, tributo a Piazzolla.
I volti del concerto
Lo show musicale Uniti per la pace vedrà esibirsi, come si evince dal programma, un parterre di ospiti d’eccezione: sarà realizzato dall’Orchestra Suzuki di Torino, diretta dal maestro Marco Mosca; prevede l’esibizione di Anais Drago, violinista; è in programma la partecipazione degli allievi del Corso Suzuki di Fondazione Pistoletto con Liana Mosca, insegnante e direttrice del corso, e dell’Orchestra della Cattedrale di Ivrea, diretta dello stesso Antonio Mosca.
L’installazione
Durante la giornata è inoltre prevista un’installazione audio-video fruibile dal pubblico: i presenti, mediante apposite cuffie, potranno immergersi nelle note e nelle immagini ascoltando una serie di 44 brani - vedendo le relative clip - realizzati nell’ambito del progetto compositivo della SIMC – Società Italiana Musica Contemporanea, intitolato Scrivere per la pace. Quest’ultimo, ideato e promosso dall'allora presidente SIMC Andrea Talmelli e da Gisella Belgeri, presidentessa di RadioCemat, che in questo settembre ne ha ritrasmesso le varie puntate all'interno delle attività conclusive del Festival Meetings 2025. “La tragedia che accompagna la invasione e la guerra in Ucraina fa emergere la necessità di presenza della Cultura e della Musica anche nell’impegno della SIMC e nell’urgenza di riaffermare i valori di Pace, Civiltà e dei Diritti umani. La SIMC - così l’oggetto dell’iniziativa lanciata nel 2022 - propone oggi ai propri soci iscritti nel 2021 e anche ai nuovi del 2022 che si facciano promotori di questa iniziativa presentando una loro composizione legata a queste tematiche e a questi ideali”. Saranno proprio i contributi ricevuti da differenti compositori a essere ascoltabili e visionabili in loop nell’installazione.
Le voci dei protagonisti
“La direttrice dell'Accademia Suzuki, Liliana Pittau, che conosco da tempo perché sono stata un'allieva del corso Suzuki, mi ha chiesto - ha esordito Anais Drago - se avessi il piacere e la disponibilità di suonare l'Inverno di Vivaldi con l'orchestra. Per me è stato significativo: ho iniziato con la scuola Suzuki nel ‘96 e ho concluso il mio percorso intorno ai 14-15 anni per poi proseguire con Liana Mosca, l'attuale insegnante a Cittadellarte, fino al diploma nel 2013. Suono il violino da quando ho 3 anni e mezzo - nel 2026 saranno 30 anni con questo strumento! - e dunque sarà emozionante esibirmi per questa circostanza. Io mi occupo - ha concluso - di musica sperimentale, di improvvisazione, di jazz, quindi confesso che non ho mai avuto occasione di suonare con l'orchestra; sono felice, dunque, che la prima occasione da solista con un gruppo sia proprio con l'orchestra Suzuki”.
"L’arte esprime i sentimenti - ha sottolineato Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte - e permette di condividerli gli uni con gli altri. Questa possibilità di sentire ciò che gli altri sentono, di vedere il mondo con gli occhi del prossimo, di vibrare per la musica e il canto, è alla base della comprensione tra gli umani e tra gli umani e la natura. Per questo diciamo che l’arte è sorgente e radice della pace".
