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Cittadellarte apre la Biennale con un'installazione immersiva dedicata al Terzo Paradiso: una nuova prospettiva sul futuro della Terra
La 19. Mostra Internazionale di Architettura, curata da Carlo Ratti e organizzata dalla Biennale di Venezia, vede la Fondazione Pistoletto protagonista con l'installazione “The Third Paradise Perspective” - frutto del laboratorio di Cittadellarte e in particolare della collaborazione multidisciplinare tra Michelangelo Pistoletto, Paolo Naldini, Michele Cerruti But, Tiziano Guardini, Luigi Ciuffreda e Giulia Giavatto - ubicata nella prima sala delle Corderie dell’Arsenale. Cittadellarte è posta sotto i riflettori anche nel percorso Intelligens CANON con “Lo Statodellarte”, selezionato come esempio concreto di trasformazione sociale.
Fondazione Pistoletto sarà tra i protagonisti della 19. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Intelligens. Natural. Artificial. Collective., a cura di Carlo Ratti e organizzata dalla Biennale di Venezia. La pre-apertura si terrà l’8 e il 9 maggio.
In questa cornice, Cittadellarte apre simbolicamente la mostra con The Third Paradise Perspective, un’installazione posta nella prima sala delle Corderie dell’Arsenale, che sottolinea l’urgenza di una riflessione collettiva sul futuro del pianeta e l’importanza di soluzioni generate dall’ingegno umano. Non solo un punto di partenza simbolico, ma anche una formula - la formula della creazione espressa dal simbolo del Terzo Paradiso - con cui rispondere alle sfide della contemporaneità, dalla crisi climatica alle migrazioni forzate dalle guerre e dagli squilibri economici sempre più insopportabili. La sala di ingresso alla Biennale diventa così il segnale di una nuova narrativa, quella dell’impegno dell’intelligenza collettiva per generare modi di vivere e prosperare in armonia con la vita del pianeta.
Questi modi di vita, diverse centinaia di progetti di tecnologie, configurazioni giuridiche e associative sviluppate dalle comunità umane, sono presentati lungo tutte le altre sale della Biennale e tra questi sono stati selezionati dal Curatore e dal suo Team alcuni casi paradigmatici, best practices, chiamati Intelligens CANON: tra essi, con il progetto Lo Statodellarte, la Fondazione Pistoletto è stata riconosciuta come modello virtuoso per l’attivazione dell’intelligenza collettiva.
Il Terzo Paradiso apre la Biennale: un passaggio verso un futuro possibile
Il pubblico della Biennale è accolto in un ambiente immersivo e potente: una sala allagata, con l’acqua che raggiunge i 70 cm – proiezione del livello marino previsto a Venezia nel 2100 – attraversata da un passaggio a forma di Terzo Paradiso. Questo simbolo, introdotto da Michelangelo Pistoletto nel 2003, diventa inoltre una porta d’ingresso alla mostra, un varco fisico e concettuale che invita a riflettere sulle responsabilità collettive e sulla possibilità di costruire, insieme, nuove soluzioni. La scelta di iniziare la mostra con questo simbolo non è casuale: la prima sala è il punto di partenza, un luogo dove il cambiamento climatico è visibile e diventa il fulcro di una riflessione sul futuro. La visione di Cittadellarte non solo si inserisce in questa Biennale come uno strumento di speranza, ma come una proposta concreta di connessione tra intelligenza naturale e intelligenza artificiale, simbolo di una sinergia in grado di affrontare le sfide globali.
In uno scenario quasi distopico che riproduce le prospettate condizioni climatiche future di Venezia (l'installazione "Terms and Conditions" - Transsolar, Bilge Kobas, Daniel A. Barber, Sonia Seneviratne, basata sulla ricerca scientifica: Pierini, L., Hauser, M., Bresch, D. N., and Seneviratne, S. I., 2025: Venice in a Changing Climate: Literature Review. ETH Zurich), il Terzo Paradiso emerge come unica sorgente di luce e speranza, conducendo lo spettatore – letteralmente e simbolicamente – verso il cuore della Biennale e verso una visione rigenerativa del domani.
Il progetto The Third Paradise Perspective è frutto del laboratorio di Cittadellarte e in particolare della collaborazione multidisciplinare tra Michelangelo Pistoletto, Paolo Naldini, Michele Cerruti But, Tiziano Guardini, Luigi Ciuffreda e Giulia Giavatto con il supporto di Lavazza Group (tra gli sponsor ufficiali della Biennale Architettura 2025), Pomilio Blumm, il Circolo dei Custodi di Cittadellarte, Blue & Green S.r.l. e Artemide.
Intelligens CANON: Lo Statodellarte tra i modelli virtuosi del futuro
La Fondazione Pistoletto Cittadellarte sarà tra i protagonisti del percorso Intelligens CANON, curato da Carlo Ratti. Una "mostra nella mostra" che esamina progetti emblematici e innovativi, raccogliendo progettualità trasversali che si pongono come modello virtuoso per l’Architettura contemporanea. Questi modelli dimostrano come l'intelligenza possa essere applicata attivamente per affrontare le sfide globali.
Nell’ambito del Canone, Lo Statodellarte di Cittadellarte è stato selezionato come esempio concreto di trasformazione sociale. Il progetto si basa sulla Demopraxia, una forma di organizzazione civico-politica che valorizza le comunità di pratica come strumenti attivi di cambiamento e che, come un’opera collettiva in continua evoluzione, orienta il futuro coniugando libertà e responsabilità.
Cittadellarte promuove la co-creazione responsabile per affrontare le urgenze del mondo, con iniziative che spaziano da un’Accademia con corsi triennali in Arte Pubblica e Moda Sostenibile, a una piattaforma di residenze per artisti e attivisti, e una rete globale di ambasciatori impegnati in cantieri di innovazione sociale.
La Biennale coglie il segno del “ricostruire”, un concetto che si fa tangibile nella proposta della Fondazione che da trent’anni, lavora per trasformare territori attraverso progetti di governance e urbanistica innovativa, diventando un punto di riferimento per la progettazione di soluzioni che uniscono intelligenza naturale e artificiale. Con Lo Statodellarte, Cittadellarte ribadisce l'importanza dell'intelligenza umana in sinergia con quella naturale e tecnologica per affrontare le sfide future.
Lo Statodellarte è sviluppato da Michelangelo Pistoletto, Paolo Naldini, Michele Cerruti But, Luca Bergamo, Nazarena Lanza, Alessandro Mondino, Andrea Redaelli, Ilaria Bernardi e Niccolò Abriani.


Le voci
“Solo l'intelligenza collettiva potrà salvarci - ha affermato Paolo Naldini -. L'intelligenza collettiva opera seguendo la formula trinamica: 1 e 1 fa 3. È una nuova prospettiva: non più una linea dritta lanciata davanti, ma uno spazio circolare dove prendersi cura di sé e dell’altro per la rigenerazione e la prosperità condivisa, uno spazio che si connette ad altri spazi e genera sinapsi nel cervello sociale, naturale e artificiale, del pianeta”.
“Cittadellarte apre la Biennale di Architettura. È la prima sala delle Corderie, quella delle intenzioni e dei manifesti, in cui il curatore posiziona il suo lavoro. In questo caso, Carlo Ratti suggerisce che l’intera mostra - sottolinea Michele Cerruti But - debba partire da qui, ovvero da uno sguardo attento sul presente e sul futuro, dalle condizioni climatiche radicali, e dalle trasformazioni globali della demografia umana. Ma anche da una grande proposta, quella di confrontarsi con queste condizioni attraversando lo spazio della creazione, con l’invito a un nuovo equilibrio e a un diverso modello di coesistenza: è Cittadellarte, ed è la porta della Biennale. In una mostra in cui l’architettura è una disciplina che chiama a raccolta le altre per affrontare le sfide del mondo, Cittadellarte è scelta anche come elemento di un nuovo Canone, un modello che mostra la via attraverso le sue pratiche di creazione condivisa, di ripensamento della democrazia, di impegno dell’arte e di trasformazione responsabile della società”.
“Saremo pronti ad attraversare il Terzo Paradiso? Una domanda che ci siamo più volte posti. Prevede un’azione - queste le parole di Tiziano Guardini e Luigi Ciuffreda di Guardini Ciuffreda Studio - verso una visione evoluta del nostro ruolo come abitanti di questa fantastica e delicata architettura chiamata terra. Il ruolo di ognuno di noi in questo momento è quello di connettersi reciprocamente e creare un evoluto cambiamento e questa installazione permetterà di fare i primi passi verso questa consapevolezza. Grazie al Maestro Michelangelo Pistoletto che ha permesso di tracciarne il sentiero e in questo caso di accompagnarlo a renderlo concreto e condivisibile”.