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Istruzione, nel mondo 123 milioni di bambini non frequentano la scuola
L'UNICEF mette in luce l'allarme istruzione: a livello globale - in dieci anni - non si sono registrati miglioramenti significativi, con solo 12 milioni di nuovi giovani alunni. In Etiopia e Nigeria i cambi di rotta positivi più rilevanti.
Arte e società
I nemici dell'istruzione non sono solamente la guerra e la povertà, ma anche l'indifferenza. La questione scuola, infatti, troppo spesso non viene reputata rilevante come le criticità legate alla salute, alla fame e alla sicurezza. La conseguenza? Risorse ridotte per gli appelli umanitari relativi all'insegnamento in condizioni di disagio. Ad esempio l'UNICEF riceve solamente il 12% dei fondi richiesti per supportare il percorso scolastico dei bambini in situazioni problematiche. La campanella d'allarme più preoccupante arriva dall'Africa sub sahariana e dall'Asia meridionale, con il 75% circa di giovanissimi che non frequentano la scuola primaria e secondaria inferiore. Come detto, però, un miglioramento c'è stato, seppur lieve. Gli esempi virtuosi sono l'Etiopia e la Nigeria che, a dispetto delle criticità legate alla povertà e ai conflitti, hanno aumentato le iscrizioni alla scuola primaria rispettivamente di circa il 15% e il 19%. Come cambiare rotta al pari dei due stati africani? Il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia spera di riuscirci investendo le risorse nella costruzione di nuove scuole e nell'impiego di un maggior numero di docenti. La battaglia per il diritto all'istruzione è appena cominciata.