0%
Menù
IMG 7780
Torna al Journal

Le voci dei protagonisti della Biennale: online il video dedicato a The Third Paradise Perspective

È online sul canale YouTube di Cittadellarte un video corale che raccoglie gli interventi dei curatori, partner e sponsor dell’installazione The Third Paradise Perspective, realizzata per la 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Un racconto a più voci che dà seguito alla pubblicazione del nostro Journal, restituendo la visione collettiva che ha dato forma al progetto.

Arte e società

Con The Third Paradise Perspective, la Fondazione Pistoletto apre la 19. Biennale Architettura di Venezia, a cura di Carlo Ratti. L’installazione accoglie il pubblico alle Corderie dell’Arsenale con un ambiente immersivo: una grande vasca d’acqua – che simula il livello previsto per Venezia nel 2100 – attraversata dal simbolo luminoso del Terzo Paradiso. Una soglia da attraversare con il corpo e con la mente, per riflettere sulla crisi climatica e sul ruolo trasformativo dell’arte. La partecipazione di Cittadellarte si articola anche nel progetto Lo Statodellarte, incluso nel percorso Intelligens CANON: un esempio concreto di demopraxia, intelligenza collettiva e alleanze tra arte, scienza e società. Due presenze con un unico messaggio: la necessità di immaginare e costruire nuovi equilibri tra natura, tecnologia e comunità.

Un racconto corale, tra visione e responsabilità
Nel video, il primo a prendere parola è Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, che ricollega con lucidità la presenza del Terzo Paradiso alla Biennale a un cammino iniziato più di venticinque anni fa: Ritrovo in questa Biennale i metodi e la geografia della trasformazione che avevamo attivato a Cittadellarte. Non è un caso che si apra l’Arsenale con il simbolo del Terzo Paradiso: la formula della creazione. Un segno che non è solo immagine, ma invito all’azione, ponte tra arte e responsabilità.
Accanto a lui, i curatori del progetto – Michele Cerruti But, Tiziano Guardini, Luigi Ciuffreda e Giulia Giavatto – offrono una lettura plurale dell’installazione, intesa come esperienza immersiva, fisica, emozionale. Dall’acqua che avvolge il visitatore alla luce che guida il percorso, The Third Paradise Perspective viene descritto come un dispositivo percettivo che ci obbliga a confrontarci con i nostri errori e, allo stesso tempo, a immaginare alternative. Al centro, come ricorda Guardini, c’è “un dialogo che non separa ma connette”, e una “soluzione” non univoca, ma aperta, da costruire collettivamente.
Lo stesso spirito anima le parole degli sponsor e partner del progetto. Francesca Lavazza (Lavazza Group) e Franco Pomilio (Pomilio Blumm) sottolineano l’urgenza di ripensare il rapporto tra esseri umani e ambiente, attraverso l’arte come spazio di visione condivisa. Ivan Dal Bò (Blue and Green), infine, racconta la sfida tecnica ed emotiva di contribuire alla realizzazione dell’opera, sottolineando quanto “coraggio e speranza” siano inscritti nel suo messaggio profondo.

Pubblicazione
22.05.25
Scritto da
Sofia Ricci