Cosa possiamo
aiutarti a trovare?
Ricerche suggerite

Torna al Journal
Let Eat Bi, il Terzo Paradiso in terra biellese
Andiamo alla scoperta dell'associazione che coniuga coltura, cultura e convivialità, ponendo particolare attenzione all’inclusione sociale e al legame col territorio. Per presentare questa realtà vi proponiamo un testo pubblicato nel magazine della XXII edizione della rassegna "Arte al Centro".
Nutrimento

Se, citando Feuerbach, “l’uomo è ciò che mangia”, l’attenzione rivolta alla propria alimentazione deve avere un peso non indifferente nelle scelte quotidiane. Consapevolezza e responsabilità si trovano sullo stesso binario di salute e sostenibilità, ma il motore del viaggio non può che passare dalla nostra spesa: per il ‘rifornimento’ di qualità, il punto vendita in questione è aperto tutti i mercoledì, dalle 10 e alle 13, e, una volta al mese, propone anche una festa, con omaggi e degustazioni. Let Eat Bi, inoltre, ha come progetto principale Terre AbbanDonate, una piattaforma web che ha l’obiettivo di favorire l’incontro tra i soggetti proprietari di terreni di cui non vogliono o non possono più prendersi cura e quei cittadini che vorrebbero coltivare un terreno, ma non lo hanno a disposizione. Il sito consente di incrociare la domanda (attraverso l’iscrizione all’Anagrafe Solidale) con l’offerta (attraverso l’iscrizione al Catasto Solidale), proponendosi come valido strumento per stimolare la nascita di buone pratiche territoriali.

Passiamo poi a Let Eat Grow, progetto di welfare generativo di Let Eat Bi - sostenuto dalla Fondazione CRB e Banca Simetica - che mette a sistema alcune realtà attive sul territorio in ambito sociale per creare una filiera agroalimentare, dalla coltivazione dei prodotti agricoli fino alla vendita di trasformati alimentari. L’obiettivo è creare un prodotto sano e locale, con una storia sociale, coinvolgendo soggetti in situazione di fragilità sociale, psicologica ed economica. Al centro dell’iniziativa sono poste le capacità degli attori coinvolti, stimolati a diventare essi stessi generatori di buone pratiche di innovazione sociale. Di rilievo anche l’Accademia Verde, un programma di incontri e appuntamenti tesi a incentivare la tradizione enogastronomica locale e la condivisione dei saperi. Si tratta di un calendario articolato - solitamente appuntamenti multitematici mensili con nuovi relatori di volta in volta - che favorisce il dialogo e l’interazione tra tutte le discipline che concorrono ad un nuovo umanesimo.