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Monaco di Baviera ospita “Das Dritte Paradies”: una settimana di arte partecipata per diffondere la Pace Preventiva
Dal 13 al 18 ottobre 2025, l’impresa sociale Working in Projects gUG ha portato nella città bavarese la rassegna “Das Dritte Paradies – Präventiver Frieden durch Kunst” ("Il Terzo Paradiso – Pace preventiva attraverso l’arte"), coinvolgendo scuole, associazioni e Ambasciatori Rebirth in un programma di laboratori creativi, incontri pubblici e performance.
Durante lo scorso ottobre, per sei giorni consecutivi, Monaco di Baviera si è trasformata in un laboratorio urbano dedicato alla riflessione e alla creatività. La rassegna Das Dritte Paradies – Präventiver Frieden durch Kunst, curata dall’impresa sociale Working in Projects gUG sotto la direzione di Anna Conti, ha riunito Ambasciatori del Terzo Paradiso, istituzioni locali, scuole pubbliche e private, e numerose associazioni cittadine in un percorso condiviso che ha fatto dell’arte uno strumento concreto di dialogo e partecipazione.
L’iniziativa, parte del progetto Werte durch Werke – Valori attraverso le opere, ha portato all’interno della città, dalle aule scolastiche ai centri culturali, fino alle piazze più frequentate, un programma pensato per far emergere, attraverso esperienze dirette, i principi del simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto: rigenerazione, coesistenza, responsabilità verso l’altro.
Il cuore pulsante dell’intera settimana è stato il grande programma educativo, che ha coinvolto circa 800 studenti di età compresa tra i 6 e i 16 anni. Le attività si sono svolte in diverse scuole pubbliche di Monaco e in un istituto montessoriano privato.
Gli Ambasciatori Rebirth Francesco Saverio Teruzzi, Grazia Simeone e Alessandro Alliaudi, affiancati da mediatori culturali, hanno guidato i bambini e i ragazzi in laboratori che hanno unito racconto, sperimentazione e gioco creativo: introduzione al linguaggio simbolico del Terzo Paradiso; costruzione delle “maschere della pace”, utilizzate nelle performance finali; realizzazione di poster collettivi sui temi dell’empatia, dell’ambiente e della convivenza; esperienze immersive con strumenti fotografici, dispositivi VR e tecniche di stampa istantanea, grazie alla collaborazione con XR Hub Bavaria.
Gli studenti hanno reagito con un entusiasmo contagioso. Lo racconta l’Ambasciatore Alessandro Alliaudi, che ricorda i momenti in cui, durante le assemblee scolastiche, i video del Terzo Paradiso proiettati in versione tedesca hanno suscitato un coro spontaneo di stupore. “I bambini capiscono subito. Non c’è niente da spiegare: vedono il simbolo e ci entrano dentro con naturalezza. L’entusiasmo che portano in queste attività è la prova più forte del messaggio del Terzo Paradiso”.
Parallelamente alle attività scolastiche, la rassegna ha proposto una serie di incontri e performance aperti alla cittadinanza, che hanno trasformato la città in un tessuto di dialoghi e contaminazioni.
Il 14 ottobre, al Werksviertel-Mitte, si è tenuto un laboratorio collettivo seguito da un confronto con artisti, curatori e rappresentanti di associazioni culturali e sociali.
Il 15 ottobre, una serata riservata a professionisti dell’arte e dell’educazione ha messo in dialogo artisti, dirigenti scolastici ed esperti di tecnologie immersive, con la consegna di una donazione di 5.000 euro destinata a Cittadellarte.
Il 18 ottobre, la rassegna si è conclusa in Marienplatz con una partecipatissima performance collettiva: una grande catena umana, riunita in forma di Terzo Paradiso, che ha coinvolto famiglie, studenti, passanti e visitatori, rendendo visibile e condivisa l’idea di pace preventiva.
Una festa finale, con musica e danze, ha intrecciato tradizioni piemontesi e interventi contemporanei, accompagnando la presentazione pubblica dei manifesti realizzati dagli studenti, poi esposti in vari punti della città.
L’Ambasciatrice Grazia Simeone descrive la settimana come una delle esperienze più intense vissute nel suo percorso all’interno del Terzo Paradiso: “Abbiamo trovato una comunità aperta, accogliente e generosa. Tutti, dai bambini agli adulti, hanno risposto con entusiasmo, portando idee, domande e un desiderio sincero di mettersi in gioco”.
Pertanto, con oltre 1.300 partecipanti complessivi, Das Dritte Paradies ha lasciato nella città un segno duraturo: una rete di scuole, artisti e realtà associative interessate a proseguire il percorso, e un pubblico che ha riconosciuto nell’arte un dispositivo sociale capace di generare comunità.