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È nata l'associazione Biella Città Creativa Unesco
Il 30 ottobre, a un anno dalla nomina di Biella Città Creativa Unesco, è stato firmato l'atto costitutivo da Comune di Biella, Fondazione CRB e Fondazione Pistoletto. "L’associazione ci unisce - così Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte - in vista del lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi, a partire dalla ridefinizione dei progetti pilastro alla luce dei grandi cambiamenti provocati dall’emergenza Covid-19".
Cronaca Biellese

La firma di Corradino.
“Si scrive - ha affermato il primo cittadino Claudio Corradino - una pagina importante per lo sviluppo dei progetti legati al titolo di Biella Città Creativa Unesco, di fatto viene ufficialmente formalizzata la realtà che avrà il compito di essere il braccio operativo. Vedere la nascita di questa associazione è di sicuro un motivo di orgoglio, sbrigata tutta la parte formale e burocratica, rallentata purtroppo per via dell’emergenza Coronavirus, ora ci sono tutti gli strumenti per poter lavorare. Se siamo arrivati a questo risultato, un ringraziamento speciale va sicuramente alla Fondazione Cassa di Risparmio e al suo presidente Franco Ferraris che per primi hanno creduto, investito tempo e risorse per questa opportunità”.

La firma di Ferraris.
Anche Franco Ferraris, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, ha commentato la nascita della nuova realtà: “Si concretizza una bella collaborazione tra pubblico e privati, che fornisce l’immagine di un territorio unito. È la dimostrazione che insieme si possono raggiungere dei grandi risultati e dei grandi riconoscimenti. Con la nascita dell’associazione diventiamo operativi e dobbiamo far sapere ancora di più a tutto il mondo che Biella è un posto magnifico, terra di creatività e che merita di essere visitata”.

La firma di Naldini.
Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, volge uno sguardo al futuro delineando il ruolo dell'associazione: “Ancora una volta pubblico e privato si congiungono per una politica pubblica fatta con il coinvolgimento di soggetti privati, questo è un grande risultato perché l’Unesco unisce in una prospettiva di bene comune i soggetti del territorio. L’associazione ci unisce in vista del lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi, a partire dalla ridefinizione dei progetti pilastro alla luce dei grandi cambiamenti provocati dall’emergenza Covid-19. Ma ci siamo e siamo pronti - ha concluso - a rilanciare attraverso il coinvolgimento di tutte le organizzazioni della città”.