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Rebirth Day a Secondigliano: il Terzo Paradiso come passo verso il futuro

Il 28 novembre si è tenuta una performance collettiva all’Istituto Comprensivo Pascoli 2 Caro Berlingieri che ha "trasformato" il simbolo trinamico in un’esperienza educativa di speranza, responsabilità e rinascita sociale. Scopriamo quanto emerso anche attraverso un video-racconto dell'iniziativa, curata dagli ambasciatori Rebirth Chatrin Ponticelli e Luigi Di Criscio.

Terzo paradiso

L'energia creativa del Rebirth Day ha toccato anche Secondigliano, quartiere della periferia nord di Napoli segnato da profonde fragilità sociali. L’evento, che si è posto come un'azione collettiva di rinascita, si è svolto il 28 novembre scorso presso l’Istituto Comprensivo Pascoli 2 Caro Berlingieri, plesso Carbonelli, dove il campetto della scuola si è trasformato in uno spazio simbolico e carico di significati. L’iniziativa è stata curata dagli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Chatrin Ponticelli e Luigi Di Criscio, con il coinvolgimento attivo di studenti, docenti e la dirigenza scolastica. Al centro dell’azione, il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, reinterpretato come esperienza corporea, educativa e collettiva, capace di parlare direttamente al territorio e alle giovani generazioni.

"Ho voluto che il simbolo - ha esordito Chatrin - nascesse dal movimento dei ragazzi. Non doveva essere solo visto, ma attraversato, vissuto, disegnato con il corpo". Sul campo dell'istituto, sei studenti sono stati scelti come punti cardine della forma, ciascuno dotato di un cartoncino colorato. Da questi riferimenti stabili, il segno ha iniziato a prendere forma grazie all’alternarsi degli altri alunni, in modo che la struttura restasse sempre riconoscibile. Successivamente, tutti gli studenti sono stati coinvolti in una camminata guidata lungo il tracciato del simbolo. In fila indiana, seguendo le indicazioni dell’ambasciatrice, i ragazzi hanno percorso lo spazio tracciando il Terzo Paradiso con i propri passi. "Camminando, i ragazzi disegnavano il simbolo con se stessi - ha spiegato l'ambasciatrice -. In quel momento il Terzo Paradiso non era più un segno astratto, ma una forma viva". Elemento centrale della performance è stata la presenza di una parte volutamente mancante del simbolo. Un vuoto lasciato aperto, visibile, che ha assunto un forte valore simbolico. Solo nel finale, attraverso l’apparizione del simbolo grafico e il ricongiungimento con i docenti, la forma si è chiusa, raggiungendo la sua completezza.

"Mi interessava creare attenzione - ha sottolineato Chatrin Ponticelli - proprio su quella parte mancante. È lì che si gioca il senso del futuro. Nel video si vede chiaramente: io, come docente, tengo i miei studenti per mano e li conduco a tracciare il simbolo. In quel gesto siamo, insieme, un passo verso il domani che verrà". Il vuoto diventa così spazio di possibilità e di scelta. In un territorio come Secondigliano, dove le difficoltà sociali rendono spesso il rischio immediato e quotidiano, quel passaggio assume una valenza profondamente educativa. "Qui il pericolo è sempre alla portata, è proprio della porta accanto - ha afferma Ponticelli -. Per questo il simbolo incompleto rappresenta un invito a fare sempre meglio, a scegliere la speranza, l’istruzione, la maturità di raggiungere obiettivi positivi invece che negativi".
In questa prospettiva, il ruolo della scuola e del corpo docente emerge come fondamentale:
non semplici spettatori, ma guide attive nel processo di crescita. Il Terzo Paradiso diventa così uno strumento pedagogico essenziale, capace di trasformare un’azione artistica in un’esperienza di responsabilità collettiva, dove l’adulto accompagna, senza sostituirsi, il percorso delle nuove generazioni.


L’evento ha coinvolto le classi 1ª, 2ª e 3ª Media B; 1ª, 2ª e 3ª Media C; e la 3ª Media D, grazie alla collaborazione dell’intera comunità scolastica. Un ringraziamento, come riportato nel video ufficiale, va all’Istituto Comprensivo Pascoli 2 Caro Berlingieri, alla dirigente Monica Marasco, alla vicepreside Teresa Scafuto, al responsabile della sicurezza Rosario Ascione e a tutti i docenti che hanno partecipato attivamente alla realizzazione della performance.
Pubblicazione
19.12.25
Scritto da
Luca Deias