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Palazzo del Buongoverno
Cittadellarte ha inaugurato a il 28 giugno 2025 un nuovo spazio espositivo dedicato alla comunità e al futuro del territorio biellese: il Palazzo del Buongoverno.
A sette secoli dagli affreschi di Ambrogio Lorenzetti sugli effetti del buon governo, Cittadellarte ha inaugurato il 28 giugno 2025, in occasione di Arte al Centro, un nuovo spazio espositivo dedicato alla comunità: il Palazzo del Buongoverno, in Costa di Riva 11, a Biella. Frutto di oltre trent’anni di impegno di Cittadellarte per promuovere l’arte e la cultura come strumenti di trasformazione sociale, il nuovo centro nasce per stimolare riflessioni, sperimentazioni e collaborazioni tra istituzioni, organizzazioni e cittadini, in un’ottica di sviluppo sostenibile e innovazione civica.
Il Palazzo è un organo attivo dello Statodellarte, presentato anche alla Biennale di Architettura di Venezia 2025 come un Canone o best practice. In questo spirito, il Palazzo del Buongoverno si configura per i cittadini del Biellese come bene comune, materiale e immateriale, al servizio del futuro del territorio.
Il palazzo ospita al momento le seguenti mostre e attività: Biella Città Arcipelago, “U.R.-R.-A., Unity of Religions - Responsibility of Art, for a Preventive Peace”, “Unity of Sport for Preventive Peace”.
Biella Città Arcipelago
A cura di Cittadellarte, Exhibition Design by Guardini Ciuffreda Studio
Arcipelago, proseguimento e sviluppo del laboratorio territoriale innovativo che unisce arte, partecipazione civica e pianificazione collaborativa nato nel 2019, trova all’interno del Palazzo del Buongoverno nuova casa. Il progetto, frutto di un’Alleanza tra numerose organizzazioni locali, dà forma a un’Opera Demopratica: un sistema di co-creazione aperto e partecipato che promuove lo sviluppo sostenibile del territorio, con il supporto delle istituzioni pubbliche. Al centro dell’iniziativa vi sono sei “isole tematiche” (Comunità Educante, Mobilità e Accessibilità, Paesaggi della Lana, Vivere e Lavorare in Montagna, Salute e Benessere, Cibo Agricoltura e Accoglienza) ciascuna impegnata a generare contenuti e azioni per il cambiamento. I protagonisti dell’Arcipelago si riconoscono nel territorio, lo curano, lo gestiscono e promuovono una cultura della Pace Preventiva, intesa come pratica consapevole e relazionale.
Biella Città Arcipelago è un invito ad agire insieme per un futuro più equo, umano e condiviso.
L’Opera Demopratica Biella è una delle 10 Opere in attività nel 2025, insieme a L’Avana (la prima, avviata nel 2015 e da allora ogni anno rinnovata); Ginevra (2023 e 2024); Roma (2019 e 2025); Villa Manin/Gorizia/Nova Gorica (2024 e 2025); L’Aquila (2025); Busto Arsizio (2025); Seoul (2025), Londra-Liverpool-Edinburgh (2025), Brnec (2025).
Lo Spazio Arcipelago prende vita al 2° piano del Palazzo del Buongoverno come un organismo vivente, in continua trasformazione. Non un contenitore statico, ma una struttura porosa, mutevole, capace di adattarsi e rispondere alle molteplici funzioni e visioni che questo luogo accoglie: esposizioni, incontri, momenti di confronto e co-progettazione.
“U.R.-R.-A., Unity of Religions - Responsibility of Art, for a Preventive Peace”
Mostra a cura di Cittadellarte con opere di Michelangelo Pistoletto
(fino al 31 dicembre 2025)
L'opera di Michelangelo Pistoletto affonda le sue radici in una ricerca sulla spiritualità durata decenni, a partire dall'interrogarsi dell'artista sulla propria identità, e che continua tutt'ora. A 25 anni dall'inaugurazione del "Lieu de recuillement et prière" all'Istituto Oncologico Paoli-Calmettes di Marsiglia, che riuniva in un unico ambito le maggiori religioni Michelangelo Pistoletto dà vita nel 2025 fino al progetto attuale della Tavola Interreligiosa della Pace Preventiva, una tavola programmatica di cooperazione interreligiosa formata e firmata da autorità eminenti di diverse religioni in cui i rappresentanti delle diverse confessioni si sono incontrati più volte insieme per sviluppare nuove forme di dialogo tra le religioni, utilizzando il linguaggio dell’arte come strumento di connessione e comprensione reciproca.
U.R.R.A. è l'acronimo di “Unity of religions – Responsibility of Art”, l’unione delle religioni in dialogo grazie all’arte, che raccolte le proprie responsabilità, agisce nella società giungendo fino in campo spirituale.
U.R.R.A. è una mostra. Ma non solo: è il luogo dove si avvengono tutti gli incontri, le riunioni, è la sede centrale di questo luogo dedicato alla spiritualità che potrà poi essere ripreso e replicato in altre mostre, in tante occasioni.
In questa mostra viene rappresentato il percorso di lavoro pluridecennale di Michelangelo Pistoletto legato alla spiritualità, e grazie alla Tavola interreligiosa vengono usati simboli e linguaggi in accordo con tutte le religioni, in sinergia e in una rinnovata armonia tra le fedi, compresa la visione laica.
All’ingresso della mostra si può osservare l’opera Spazio Libero, una gabbia che fa scaturire riflessioni sulla libertà, la prigionia, i confini reali e quelli spesso nascosti dalla società. La mostra accoglie poi il Metrocubo d’infinito, opera del 1966. Esso è attorniato dal testo della Tavola Interreligiosa, approvato da tutti i religiosi partecipanti: il testo è stato infatti concepito dai quattro rappresentanti delle religioni.
Sono anche esposte importanti immagini dell’installazione di Abu Dhabi del Terzo Paradiso.
Infine, all’interno dell’esposizione, c’è un Terzo Paradiso. Il simbolo questa volta è un tappeto, dalla forma di segno dell’infinito con un terzo cerchio centrale. Sul tappeto sono riportati i simboli di tutte le religioni esistenti.
È una mostra dentro la sede; la sede del progetto U.R.R.A.
“Unity of Sport for Preventive Peace”
una mostra a cura di Cittadellarte con opere di Michelangelo Pistoletto
(fino al 31 dicembre 2025)
“La competizione è inevitabile sia nella natura che nella società. Nella guerra la vittoria porta all’eliminazione e morte dell’avversario. Nello sport la vittoria necessita della competizione duale ma porta alla pace e alla salvezza di entrambi i contendenti. Ogni partecipante al gioco sportivo da il massimo di se, il massimo della propria forza, della propria intelligenza e astuzia. Questo avviene da entrambe le parti. Alla fine la vittoria è un apporto al progresso sportivo e sociale che accomuna i contendenti. Nello sport i sistemi di guerra vengono usati per la pace. Nel campo da “gioco della pace”, la creazione di ogni individuo compete con quella di ogni altro individuo rispettando leggi e regole che producono un equilibrio dinamico e un’armonia costante tra le persone e i popoli della Terra.”
Michelangelo Pistoletto
Michelangelo Pistoletto concepisce lo sport come uno degli strumenti fondamentali che la nostra società ha a disposizione per promuovere la Pace Preventiva. Le attività sportive, assumono il compito strategico di attivare nei cittadini comportamenti di cooperazione, rispetto e solidarietà. Questa riflessione si applica a tutti gli sport agonistici, sia quelli di squadra che individuali, dove l’atleta è al centro di un confronto tra i fattori esterni e le proprie abilità tecniche. In questi contesti, l’atleta deve adattare la prestazione sportiva alle specificità del contesto ambientale.
Lo sport segna un’evoluzione del comportamento umano nel passaggio da una condizione in cui la conflittualità tra le diverse fazioni si risolveva attraverso la guerra, ad un’altra, nella quale il conflitto bellico era mitigato da quello agonistico. Questo meccanismo di contenimento del conflitto, efficace a livello sportivo, offre un modello potenzialmente esportabile alla società nel suo complesso, dimostrando come la regolamentazione, il rispetto delle norme e la condivisione di valori comuni possano trasformare una potenziale guerra in una competizione costruttiva di pace costante, impearitura, inesauribile.
Il campo da gioco diventa un palcoscenico rituale dove si esibisce l’umanità nella sua totalità, con le sue virtù e i suoi difetti. La mostra contiene una serie di opere realizzate appositamente da Michelangelo Pistoletto sul tema dello sport.